TRAMA
Data contrasta la Federazione e un loro popolo alleato, i Son’a, per le loro ingerenze nella tranquilla vita degli immortali Ba’ku. Picard, da sempre fedele alla Prima Direttiva, vuole vederci chiaro.
RECENSIONI
Sono tempi difficili per la Federazione (leggi: gli Stati Uniti): nell'universo non si spengono i focolai delle guerre, ricompaiono gli spettri delle deportazioni di massa, l'avidità guida gli animi e adotta l'alibi del progresso alzando il vessillo del "Fine che giustifica i mezzi". La Storia insegna che solo i principi morali, messi in pratica senza alcun compromesso, possono guidare fra le nebbie del dubbio e delle scelte difficili. La Prima Direttiva impone di non interferire con le culture aliene, il buon senso può portare a derogarvi, il capitano Picard non ci sta. È la rivolta, un attacco multiplo e a fin di bene al cuore della...serie, una sorta di Star Trek anti-Star Trek: lo scomparso Gene Roddenberry (ideatore della saga) non avrebbe voluto iniettare il sospetto che ci fosse del marcio nei vertici del governo dell'Unione; per gli autori che gli sono succeduti, oggi è necessaria l'autocritica costruttiva, la ribellione di stampo giovanile guidata dalla saggezza degli evoluti: non è la prima volta che, nella serie, fa la sua comparsa un villaggio simil-hippy, sorta d'isola felice dove l'uomo ritrova il piacere delle piccole cose. È la prima volta che gli esploratori dello spazio riconoscono che la tecnologia non dà la felicità e che la scoperta di nuovi mondi non fa che allontanare da Casa, da se stessi. Gli autori invertono il senso di marcia rispetto a Primo Contatto, cupo capitolo d'azione: per completare il raggio di azione di una serie che ha sempre alternato alla meraviglia e ai colpi di scena i momenti di riflessione, di coscienza politica ed etica del proprio agire, pensano sia giunto il momento di celebrare gli attimi eterni in cui il tempo non ha più radici, cantando, innamorandosi, giocando. Perché è anche per difendere le diversità, le minoranze, un sistema sociale differente che potrebbe minare alla base le convinzioni su cui ci si basa che si deve combattere fino alla morte, contro gli schiavi del tempo che, rincorrendo la giovinezza, stuprano gli Eden. Un apologo eroico, esaltante, edificante, fiducioso, affettuoso, buffo (l'accoppiata in volo delle due navicelle), controcorrente.
