
TRAMA
Eyüp è andato in bancarotta e ora deve lasciare Smirne e tornare a Siverek. Con l’aiuto dell’amico Ali inizia a lavorare in un campo dove fa essiccare i pomodori sotto il sole cocente insieme agli abitanti del villaggio. Eyüp è frustrato per non aver ricevuto la paga in tempo. Per gli altri quel giorno tutto fila tranquillo: gli abitanti del villaggio vanno avanti con il lavoro tra l’allegria generale, mentre sembra che il caposquadra Hemme, che ha problemi a dormire a causa delle mosche, tema che il lavoro non sarà finito in tempo. Eyüp ricorda a Hemme la paga giornaliera, ma Hemme gli dice di levarsi dai piedi. Eyüp prova rabbia e disperazione.
RECENSIONI
Eyüp, in gravi ristrettezze, accetta di lavorare in un campo di essiccazione di pomodori. Quando Hemme gli rifiuta la diaria, scoppia un violento alterco che porta Eyüp, insultato, ad allontanarsi dal campo. Furioso, medita di uccidere il caposquadra. Mentre il suo disegno di vendetta prende piede, una serie di accadimenti - dalla moto in avaria agli incontri casuali con gli abitanti del villaggio – lo distrae, rallentando il suo piano omicidiario, fino al suo definitivo abbandono. Murat Fıratoğlu concepisce un percorso narrativo punteggiato di deviazioni, una parabola pilotata da un disegno fatale, realizzando un film sull'ironia del destino, innervato di poesia realistica, di ricercatezza formale mai esibizionistica. In cui l’incisiva scrittura, implicando umorismo, conduce a un prefinale simbolico che, con levità, funga da morale. Premio speciale della giuria a Orizzonti. Meritato.
