Horror

L’ISOLA PERDUTA

Titolo OriginaleThe island of Dr Moreau
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1996
Genere
Durata96'

TRAMA

Salvato dalle acque del Pacifico, un pilota è tradotto nell’isola segreta del Dottor Moreau, dove lo scienziato sperimenta folli incroci fra l’uomo e l’animale.

RECENSIONI

Il romanzo breve (1896) di H. G. Wells come studio filosofico/teologico/antropologico sulla natura del Male: i due precedenti adattamenti (Erle C. Kenton, 1933, con Charles Laughton; Don Taylor, 1977, con Burt Lancaster) non avevano osato tanto. L'isola del dottor Moreau è un microcosmo della società umana dove la Scienza superba crede di sconfiggere la mal-attia con la manipolazione della natura, la Legge fallace cerca l'ordine con la forza e la paura, il dio della Religione non sa ascoltare i lamenti dei suoi figli. La figura grottesca di Marlon Brando in simbiosi con un nano, parodia di se stesso in Apocalypse Now e vestito come il Papa, è la più adatta a celebrare la megalomania dell'uomo che anela a Dio e chiude gli occhi sugli abomini commessi nel cammino verso la perfezione. I Freaks dell'isola, invece, sono l'ago della bilancia fra istinto e ragione, fra regressione allo stato “animale” (caos, morte, violenza) e “posizione eretta” del civilizzato: stadi intermedi fra due eccessi insiti nell'uomo (prologo ed epilogo raccontano la brutalità dell'homo sapiens). Le domande di tutti sono le medesime: Chi siamo? Dove andiamo? Da dove veniamo? Padre, perché? Più seminiamo odio, più s'allontanano le risposte. Il bisogno d'amore tramutato in grido di rabbia uccide i (falsi) padri, perde ogni punto di riferimento, trova l'oblio e il senno della solitudine. L’esperienza da artigiano con mire autorali di Frankenheimer soddisfa le ambizioni di questa sottovalutata favola allegorica che ha l'imprinting del suo co-sceneggiatore e regista in prima battuta (solo quattro giorni di riprese), tale Richard Stanley, scomodo ed emarginato autore maledetto (Demoniaca).