TRAMA
2021: il mondo è dominato dalle multinazionali. Johnny fa il corriere illegale di dati, che memorizza direttamente nel suo cervello-computer.
RECENSIONI
Internet e realtà virtuale, apocalittico futuro metropolitano dominato dalle multinazionali, gruppi e intellighentia anti-Sistema perseguitati ma risoluti: tutti ingredienti già visti, e (ma) trattandosi del primo adattamento cinematografico di un racconto di William Gibson, padre del cyber-punk, per di più ad opera di un pittore e artista multimediale, era lecito aspettarsi qualcosa di più originale. Invece quest’esordio deve molto (ancora!) alla figuratività di Blade Runner di Ridley Scott e agli schizzi grottesco-surreali-comici da fumetto/manga/anime (viene citato anche Demon City Shinjuku - La città dei Mostri): gli effetti speciali, rigorosamente digitali, sono decorosi, il ritmo incalzante é dominato da inseguimenti, violenza ed inventiva, il vero guaio è una regia senza senso della misura che, complice le grossolanità incredibili e fuori luogo della sceneggiatura, restituisce in tono spaventosamente kitsch idee come quella del delfino telematico o quella dello spirito-guida virtuale femminile che commuove i potenti. Per non parlare dello sviluppo della trama, fra i più prevedibili, e delle troppe battute idiote. La materia meritava ben altro trattamento, tutta l’opera, in ogni istante, sembra promettere qualcosa di più che poi non mantiene, adagiandosi sul solo “fascino” visivo, per di più derivativo. Keanu Reeves è ok.