Baro-metro

IL BARO-METRO: SGUARDI DALLA SALA (01/24_25) – PARTE 2

(dal 1° agosto al 31 ottobre 2024)

Nella seconda parte del Barometro scendiamo come sempre un po’ di più nel dettaglio affrontando cinema italianohorrorcinema d’essaianimazioneflop, riedizioni ed eventi. Ricordo che gli incassi sono calcolati al 31 ottobre 2024 in base ai dati forniti da Cinetel.

Top-20 film italiani usciti nel I trimestre della stagione 2024/2025

film

incasso

1 PARTHENOPE

€ 2.853.746

2 VERMIGLIO

€ 2.236.527

3 IDDU – L’ULTIMO PADRINO

€ 2.033.492

4 CAMPO DI BATTAGLIA

€ 1.204.348

5 IL TEMPO CHE CI VUOLE

€ 892.846

6 LA VITA ACCANTO

€ 504.172

7 RICOMINCIO DA TAAAC!

€ 487.722

8 L’ULTIMA SETTIMANA DI SETTEMBRE

€ 450.587

9 COME FAR LITIGARE MAMMA E PAPÀ

€ 415.731

10 FAMILIA

€ 401.719

11 FINCHÈ NOTTE NON CI SEPARI

€ 372.999

12 MARIA MONTESSORI – LA NOUVELLE FEMME

€ 290.335

13 L’AMORE E ALTRE SEGHE MENTALI 

€ 287.116

14 LA SCOMMESSA – UNA NOTTE IN CORSIA

€ 135.928

15 VITTORIA

€ 125.274

16 THE WELL

€ 110.643

17 COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA

€ 93.653

18 INVELLE

€ 93.596

19 TRIFOLE – LE RADICI DIMENTICATE 

€ 76.413

20

ANYWHERE ANYTIME

€ 57.315

Alla fine del primo trimestre della stagione 2024/205, aumenta la quota di mercato del cinema italiano (incluse le co-produzioni) rispetto ai primi due mesi e raggiunge il 22,1%. A sciogliere il ghiaccio a inizio stagione è La vita accanto (€ 504.172) in agosto, dopo la presentazione a Locarno, che deve affrontare un periodo di grande difficoltà per le sale, in cui andare al cinema sembra l’ultimo pensiero degli italiani. Dopo le cose migliorano progressivamente.

Nessun grandissimo successo nel periodo, a parte l’ottima partenza di Parthenope (€ 2.853.746) che darà però il meglio nel II trimestre, ma alcuni risultati più che discreti per Vermiglio (€ 2.236.527), impensabili prima del Leone d’argento – Gran premio della giuria a Venezia e della sua scelta come rappresentante dell’Italia nella categoria Migliore Film Internazionale agli Oscar, e per Iddu (€ 2.033.492), che gode della presenza di due star nazionali come Elio Gemano e Toni Servillo. Discreto anche il riscontro per altri due film provenienti da Venezia, uno in concorso (Campo di battaglia – € 1.204.348), l’altro fuori concorso (Il tempo che ci vuole – € 892.846).

Non ripagano gli sforzi distributivi alcune uscite, anche con nomi noti, ma forse buttate nella mischia in un ampio numero di sale senza troppa convinzione, quindi con poco marketing, parlandone poco, o non nel modo più efficace per arrivare al loro pubblico. Ma forse il problema è proprio nell’assenza di un target specifico a cui rivolgersi. Oppure nel fatto che, trattandosi soprattutto di commedie, ormai il pubblico se le aspetta in salotto e non al cinema, perché troppe uscite direttamente in streaming, e non solo quando era necessario a causa del perdurare del periodo pandemico, hanno abituato a non andare al cinema per questo tipo di film. È il caso di L’ultima settimana di settembre (€ 450.587 in 299 sale), Come far litigare mamma e papà (€ 415.731 in 339 sale), Finché notte non ci separi (€ 372.999 in 291 sale) e L’amore e altre seghe mentali (€ 287.116 in 247 sale).

Diverso il discorso per Familia (è 401.719), forte di un premio a Venezia (al bravo Francesco Gheghi protagonista), ma non così facile da rendere appettibile a un pubblico generalista e probabilmente bisognoso di una politica di piccoli passi piuttosto che di un tutto e subito (294 sale) che ha finito per penalizzarlo.

Fanno invece flop Ricomincio da taaaac! (€ 487.722 in 292 sale), per cui il poco riscontro delle anteprime estive aveva già indicato la strada, e Maria Montessori (€ 290.335 in 127 sale), cui non basta Jasmine Trinca per convincere il pubblico a mollare il telecomando.

Nulla di particolare da segnalare nelle folte retrovie, se non il disastro di Papmusic – Animation For Fashion (€ 11.039 in 169 sale) e di Il magico mondo di Billie (€ 17.692 in 136 sale).

I FILM HORROR USCITI NEL I TRIMESTRE 2024/2025

film

incasso

SMILE 2

€ 2.471.170

TERRIFIER 3

€ 1.512.271

SPEAK NO EVIL

€ 1.471.534

NEVER LET GO – A UN PASSO DAL MALE

€ 608.155

MAXXXINE

€ 310.251

THE WELL

€ 110.643

Sempre tonico il genere horror che a fine ottobre, con i titoli di Halloween, di cui ci occuperemo nel prossimo trimestre, raggiunge il suo apice, ma anche nei mesi precedenti fa sentire la sua voce ottenendo riscontri positivi dal pubblico. Come più volte sottolineato il genere horror è uno dei pochi a non avere avuto declino nel post Covid, perché la visione in sala amplifica i brividi e la condivisione rassicura, un mix perfetto per garantire incassi soddisfacenti. E lo dimostrano l’ottimo risultato di Smile 2 (€ 2.471.170) che in Italia va meglio del capostipite (Smile aveva terminato la sua corsa a 2,1 milioni di euro), il buon andamento di Speak No Evil (€ 1.471.534) e quello medio di Never Let Go (€ 6083.155), con cui Halle Berry tenta l’ennesimo rilancio.

Non diventa il caso che si prova a creare, invece, Maxxxine (€ 310.251), nonostante l’ampio supporto distributivo (248 sale). Non lo aiuta il fatto di essere l’ultima puntata di una trilogia più discussa che vista in sala, il cui primo capitolo (X – A Sexy Horror Story) non aveva incassato granché (227 mila euro) e il secondo (Pearl) in sala non ci è neanche arrivato.

Caso più unico che raro, fa capolino anche un film italiano, The Well (€ 110.643), che nonostante la distribuzione limitata (62 sale), riesce a trovare il suo pubblico. Visto il periodo favorevole per il cinema di genere, non sarebbe il caso di insistere un po’ di più anche per la cinematografia nostrana?

Concludiamo con Terrifier 3 (€ 1.512.271) che è il secondo horror più visto del trimestre nonostante sia stato in programmazione per una sola giornata. Esce infatti in anteprima il 31 ottobre e, anche grazie al divieto ai minori di 14 anni (con l’uscita ufficiale di novembre diventerà V.M.18), fa il tutto esaurito, confermando Art the Clown come maschera dei nostri (orrendi?) tempi.

I FILM D’ESSAI USCITI NEL I TRIMESTRE DELLA STAGIONE 2024/2025

film

incasso

L’INNOCENZA

€ 613.368

IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE

€ 529.388

LA MISURA DEL DUBBIO

€ 516.128

MADAME CLICQUOT

€ 439.819

LIMONOV

€ 304.703

FINELEMENT

€ 291.139

ALL WE IMAGINE AS LIGHT – AMORE A MUMBAI

€ 256.192

THELMA

€ 200.174

LA STORIA DI SOULEYMANE

€ 104.798

INVELLE

€ 93.596

Un po’ fiacco l’andamento del d’essai in questo primo trimestre. Certo, si tratta di una classifica un po’ bislacca perché non include il cinema italiano, che nel d’essai è andato discretamente, e include tutto ciò di provenienza festivaliera e quello che risulta un po’ ibrido, difficilmente classificabile e con una distribuzione limitata. Insomma, i confini sono sottili, nonostante si faccia il possibile per razionalizzare tracciando line nette. Questo per dire che si tratta di una classifica sì indicativa, ma priva di assoluti.

Nessun titolo si avvicina neanche lontanamente al milione di euro e quello più visto è L’innocenza (€ 613.368), proveniente da Cannes 2023, premiato da una politica di anteprime estive e da un progressivo aumento delle sale che gli ha consentito una lunga tenitura.

Lo segue Il maestro che promise il mare (€ 529.388), anche lui premiato da una progressiva espansione attraverso un solido passaparola. Strategia che funziona anche per La misura del dubbio (€ 516.128), Madame Cliquot (€ 439.819) e All We Imagine As Light (€ 256.192). Tutti film che la distribuzione ha seguito e sostenuto aumentando le sale in corrispondenza di un interesse del pubblico (rappresentato da buone medie per sala).

Diverso invece il caso di Limonov (€ 304.703) che arriva con dispendio di mezzi ed energie in 253 sale che però diventano già 67 al secondo week-end, senza che abbia modo di esprimere il suo potenziale. Stesso discorso per Thelma (€ 200.174) che parte con 199 sale per poi scendere a 93 già dalla seconda settimana.

In proporzione, ottimo il percorso di Juniper che incassa circa 50 mila euro non andando oltre la ventina di sale.

I FILM DI ANIMAZIONE USCITI NEL I TRIMESTRE DELLA STAGIONE 2024/2025

film

incasso

CATTIVISSIMO ME 4

€ 17.642.589

IL ROBOT SELVAGGIO

€ 4.919.398

INSIDE OUT 2

€ 2.612.962

TRANSFORMERS ONE

€ 818.415

200% LUPO

€ 243.189

MY HERO ACADEMIA – YOU’RE NEXT

€ 218.303

INVELLE

€ 93.596

LINDA E IL POLLO

€ 40.770

PAPMUSIC – ANIMATION FOR FASHION

€ 11.039

LA BICICLETTA DI BARTALI

€ 3.795

Sezione che questo trimestre fa scintille, grazie soprattutto al successo stratosferico di Cattivissimo me 4 (€ 17.642.589) che, in assenza di concorrenza, tiene banco per molte settimane sfiorando i 18 milioni di incasso di Cattivissimo me 3.

Ma va egregiamente anche Il robot selvaggio (€ 4.919.398), senza avere alle spalle franchise e brand di successo e in grado attraverso il passaparola di conquistare gradualmente il pubblico. Nonostante il folle successo nei mesi di giugno e luglio, non si placa poi l’attenzione nei confronti di Inside Out 2 (€ 2.612.962) che gode di una tenitura eccezionale, come eccezionali sono stati i suoi traguardi (totale italiano € 46.494.677). E il fatto di non essere immediatamente uscito in streaming ne ha, per fortuna, mantenuto intatto l’appeal nelle sale.

Si pensa, erroneamente, che l’animazione sia appannaggio esclusivo di famiglie e bambini, ma non è affatto così. Lo dimostra la presenza di film come Transformers One (€ 818.145), My Hero Academia – You’re Next (€ 218.303), Invelle (€ 93.596) e PAPmusic (€ 11.909); opere che, probabilmente anche a causa del fatto di essere rivolte a un target più ampio e meno definito, hanno finito per disorientare il pubblico. Un paradosso evidente, potenzialmente si tratta infatti di film più in grado di arrivare a un pubblico maggiore, ma nei fatti con minori chance di raggiungerlo.

I FLOP DEL I TRIMESTRE DELLA STAGIONE 2024/2025

film

incasso

JOKER – FOLIE À DEUX

€ 7.701.369

MEGALOPOLIS

€ 1.254.726

THE CROW – IL CORVO

€ 834.740

TRANSFORMERS ONE

€ 818.415

RICOMINCIO DA TAAAC!

€ 487.722

BORDERLANDS

€ 443.472

MAXXXINE

€ 310.251

LIMONOV

€ 304.703

THE APPRENTICE – ALLE ORIGINI DI TRUMP 

€ 274.986

LOVE LIES BLEEDING

€ 105.982

CLEAN UP CREW – SPECIALISTI IN LAVORI SPORCHI 

€ 81.843

TOUCH

€ 47.554

SUPER/MAN – THE CHRISTOPHER REEVE STORY

€ 12.188

PAPMUSIC – ANIMATION FOR FASHION

€ 11.039

In un periodo in cui sull’argomento incassi si rasenta l’isteria, con etichette di flop applicate prima ancora che un film esca o dopo un solo giorno di programmazione, non è semplice razionalizzare. Tra l’altro in rete il termine flop si applica a ogni cosa, senza che sia probabilmente ben chiaro cosa significhi: un film non piace e si dice “per me è un flop!”. No, non è nulla di soggettivo, non dipende dal gusto personale, letteralmente significa “fiasco” ed è solo una questione matematica, tra l’altro legata all’andamento nelle sale, quindi quanto mai suscettibile di variazioni tenendo conto che per un film l’incasso theatrical è solo una parte degli accordi commerciali di un film e non comprende, tra le altre cose, i diritti tv, streaming e home video. Per correttezza, poi, andrebbe valutato a fine programmazione, quando i giochi sono fatti, non dopo il primo week-end, in cui la sua vita commerciale è appena cominciata. È come se un professore decidesse di bocciare un alunno dopo la prima interrogazione andata male o non così bene.

Vero è che, se si segue il percorso tradizionale, è dall’andamento al cinema che si creano le basi per gli accordi economici dei successivi passaggi. Quindi è innegabile che un film che debutta male ha meno possibilità di imporsi, ma tutto può succedere. Emblematico il caso di Elemental che fu massacrato appena uscito, per un debutto U.S.A. di “appena” 29,6 milioni di dollari, infierendo a più non posso, e invece, a fine corsa, ha incassato quasi 500 milioni di dollari.

Parametro fondamentale è poi il budget di partenza ed è ovvio che un budget di 200 milioni di dollari abbia bisogno di cifre enormi per rientrare dei costi, tenendo conto che circa metà degli incassi vanno agli esercenti, mentre un film piccolino ha di sicuro più possibilità di rientrare velocemente dei costi. Non è un caso che siano tanti gli horror in circolazione, di solito con budget medio/bassi.

Ci sono poi i flop globali, quei film che sono andati male ovunque, e quelli che invece sono andati male soprattutto in Italia o, viceversa, in Italia sono andati meglio che altrove. Tra i primi rientra sicuramente Borderlands, costato 115 milioni di dollari e con un incasso worldwide di appena 32,9 milioni di dollari, ma anche The Crow (budget 50 milioni di dollari – incasso mondiale 24 milioni di dollari) e Transformers One (budget 75 milioni di dollari – incasso mondiale 127,9 milioni di dollari). Tra i secondi Joker: Folie à Deux e Megalopolis.

Per quanto riguarda Joker: Folie à Deux occorre un approfondimento, perché nei suoi confronti c’è stato un vero e proprio accanimento. Non è solo il film che non ha incassato come si pensava, ma è il film che ha deluso e che quindi ha finito per scoraggiare i più attraverso un passaparola devastante. Ha cominciato la sua vita al Festival di Venezia, dove l’accoglienza è stata subito negativa, o comunque poco positiva. È poi rimasto un mese in stand-by dove il mancato apprezzamento è diventato uno tsunami. L’onda d’urto delle critiche ha infatti avuto esisti dirompenti, soprattutto negli Stati Uniti dove il debutto è stato debole (37,6 milioni di dollari) e l’incasso finale non è andato oltre 58,2 milioni di dollari. Ovviamente l’ampiezza del flop dipende dal budget (200 milioni di dollari) e dal grandissimo successo da cui proviene. Joker nel 2019 è stato apprezzato all’unanimità da pubblico e critica, ha vinto il Leone d’Oro a Venezia, si è imposto agli Oscar, ha incassato globalmente qualcosa come 1.078,9 milioni di dollari a fronte di un budget di 55 milioni di dollari. Un fenomeno che è andato oltre l’aspetto meramente cinematografico e che ha portato il film a diventare il manifesto di un malessere collettivo. E questo in tutto il mondo, Italia compresa. Anche da noi ha deluso le aspettative, ci si aspettava che per il mese di ottobre tenesse banco, invece è uscito rapidamente di scena, ma ha comunuqe incassato 7,7 milioni di euro, posizionandosi al 3° posto nel box-office di questo inizio stagione. Male rispetto a Joker, che incassò 29,7 milioni di euro, non così male per gli esercenti che lo hanno programmato. Certo, il suo potenziale era altissimo, le aspettative erano lecite, ma ha comunque avuto quasi un milione di spettatori.

Un altro titolo che in proporzione è andato meglio in italia che altrove è Megalopolis. Proveniente da Cannes, dove è stato accolto tiepidamente, per non dire maluccio, negli U.S.A. ha incassato 7,6 milioni di dollari e complessivamente solo 13,5 milioni di dollari, a fronte di un budget di 120 milioni di dollari. Quello italiano è stato il secondo migliore risultato europeo dopo quello della Francia.

Si possono considerare flop, almeno in Italia, anche alcuni titoli che sono usciti in un numero ampio di sale ma che non sono riusciti a ritagliarsi lo spazio sperato. È il caso di Limonov (€ 304.703 in 253 sale), The Apprentice (€ 274.986 in 244 sale), Love Lies Bleeding (€ 105.982 in 175 sale), Clean Up Crew (€ 81.843 in 119 sale), Maxxxine (€ 30.251 in 248 sale) e Touch (€ 47.554 in 85 sale). Il film italiano che ha più deluso le attese è invece stato Ricomincio da Taaac! (€ 487.722 in 292 sale) che proveniva da Mollo tutto e apro un chiringuito, uscito sì in sala ma nel dicembre 2021 (incasso 728 mila euro), quando c’erano ancora misure restrittive per il Covid, e che ha avuto il suo grande successo soprattutto in streaming. Il tipico caso in cui un film non è atteso in sala ma in piattaforma.

Ma i veri flop della stagione sono soprattutto due: il documentario Super/Man – The Christopher Reeve Story e il film di animazione italiana PAPmusic – Animation For Fashion. Il primo viene distribuito in sordina in ben 123 sale e il suo totale è di appena 12.188 euro, il secondo viene parecchio pubblicizzato, almeno in alcuni circuiti, ma con una distribuzione in ben 169 sale non va oltre € 11.039.

LE RIEDIZIONI DEL I TRIMESTRE DELLA STAGIONE 2024/2025

film

incasso

SHINING

€ 324.196

FRANKENSTEIN JUNIOR

€ 299.206

C’ERA UNA VOLTA IN AMERICA

€ 194.490

NON APRITE QUELLA PORTA

€ 148.800

FULL METAL JACKET

€ 115.516

NIGHTMARE

€ 106.705

SAPORE DI MARE

€ 61.247

PROFONDO ROSSO

€ 33.038

DELLAMORTE DELLAMORE

€ 24.534

TRAINSPOTTING

€ 12.984

Ormai uno standard la riproposta di film – classici, quasi classici o meno classici – sul grande schermo durante i giorni feriali. Una proposta che, se ben supportata dal marketing, consente ottimi ritorni. In mezzo ai soliti noti che periodicamente tornano in sala con medesimo successo (ShiningFrankenstein JuniorC’era un volta in America), questo trimestre tornano con successo, calvalcando l’onda horror che non pare conoscere stanchezza, Non aprite quella porta e Nightmare. Minore il riscontro per Dellamorte Dellamore che non riesce a diventare il caso sperato. Di Stanley Kubrick viene riproposto con successo anche Full Metal Jacket.

GLI EVENTI DEL I TRIMESTRE DELLA STAGIONE 2024/2025

film

incasso

INTER. DUE STELLE SUL CUORE

€ 1.073.984

KEN IL GUERRIERO – IL FILM

€ 244.034

JUNG KOOK: I AM STILL

€ 235.124

LA VALANGA AZZURRA

€ 60.530

NATIONAL GALLERY 200

€ 38.025

VOLONTÈ – L’UOMO DAI MILLE VOLTI

€ 34.263

SATURDAY NIGHT

€ 13.193

COLDPLAY MOON MUSIC: GLOBAL THEATRICAL LISTENING EVENT

€ 11.042

Sempre vivace il sottobosco degli eventi. Come ormai abbiamo capito, quelli di maggiore successo sono quelli in qualche modo collegati al calcio. La strategia di portare il pubblico degli affollatissimi stadi al cinema si rivela vincente anche questo trimestre in cui Inter. Due Stelle sul cuore, in programmazione per una settimana a settembre, più qualche allungo visti i risultati positivi, supera il milione di euro di incasso. Per il resto, si punta come sempre sulle nicchie, dai cultori degli anime a quelli musicali e cinefili.

Particolare, invece, la proposta come evento di un film che anziché uscire in programmazione normale viene proposto solo per tre giornate feriali. Probabilmente si riteneva che Saturday Night (€ 13.193), che ripercorre la genesi dell’omonimo programma televisivo statunitense, fosse meno da grande pubblico e più da nicchia di appassionati della t.v. U.S.A. Strategia comprensibile, ma in tre giorni feriali non se lo fila comunque nessuno, del resto è arrivato senza che nessuno abbia avuto modo di accorgersene.

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