
TRAMA
In un mondo sempre più folle, Lino decide di lasciarsi tutto alle spalle, ma alla fine comprenderà che tutto quello che ci capita è per il nostro bene!
RECENSIONI
Avvocato di cause impossibili, Lino (Kad Merad) per una malattia (“la follia dei sentimenti”) perde ogni filtro e dice sempre quello che pensa. Lasciata la famiglia, si mette alle spalle l’assurdità del mondo. Lelouch, con la leggerezza che gli conosciamo, fa muovere il suo film verso direzioni imprevedibili, dialoga col suo passato cinematografico (i personaggi riprendono, oggi, i percorsi di due opere precedenti), apre e chiude sipari, disegna e abbandona figure, moltiplica i livelli di rappresentazione, li impregna di sogni, memorie, possibilità. Una commedia musicale (la tromba del protagonista è la bussola del viaggio), impreziosita dalle note di Ibrahim Maalouf e Didier Barbelivien, che incanta per la sua audace inattualità, il suo disincantato moralismo (lo sguardo è alla società post- Covid), il suo pensarsi libera nel mettere in scena una intima e caotica visione del mondo e della vita.
