TRAMA
Matteo, trentenne disoccupato, scopre di aver avuto un figlio da una ragazza dalla quale si era separato sei anni prima. Tenta di costruire un rapporto impossibile, se ne rende conto.
RECENSIONI
Un gruppo di amici lavoratori precari o meno, piccole storie di mal di vivere, un po' di sesso, qualche affetto: tutta la terrificante pochezza che ci si aspetta -inevitabilmente- da un film italiano che parla della crisi dei trentenni. Mancando la capacità tecnica di Muccino, l'attenzione di Zanasi od una qualunque altra caratteristica peculiare, ci si trova a fronteggiare il (possibile) pilot di una (impossibile?) sit-com/soap "Un posto in quel posto".
Secondo lungometraggio di Ciarrapico che non promette nulla di buono, latitanza di idee su qualunque piano, inserendosi, non si sa a quale titolo, nella gloriosa (?) scia della commedia all'italiana: un frullato per ogni palato che, pur evitando fastidiosi moralismi, deprime dal primo istante nell'asfissiante affannarsi ad accumulare situazioni topiche alternando risata e meditazione. I personaggi raffazzonati, una regia men che televisiva, dabbenaggine dispensata a piene mani.
