Drammatico, Recensione

POWER

TRAMA

Pete St. John ha sempre gestito senza scrupoli un’agenzia per le campagne elettorali: il fine giustificava i mezzi. Stavolta, però, sceglie il candidato potenzialmente perdente ma onesto.

RECENSIONI

Sidney Lumet si scaglia ancora (Quinto Potere) contro la logica dei media e la mistificazione e lo fa narrando in modo frenetico, inondando lo spettatore di dialoghi e situazioni differenti, agganciate a vario titolo ad un discorso politico: ogni tassello denota la sua maestria nella messinscena ma, nel complesso, il mosaico è dispersivo, il discorso poco fluido e privo di climax, alle singole sequenze manca un chiaro tessuto connettivo logico, lasciando sul campo un magma confuso che non risponde a tutti gli interrogativi, salvo quello edificante finale, che si poteva anche evitare. Peccato: Richard Gere in una delle sue prove migliori, Kate Capshaw convincente e sensuale, Gene Hackman sempre impagabile (ma poco sfruttato).