
INTRODUZIONE
A Cura di: Luigi Garella
Kenji Mizoguchi, breve biostoria
Kenji Mizoguchi nasce nel 1898 a Tokyo, nel distretto di Hongo. Il padre è un piccolo artigiano che getta l’intera famiglia nella povertà più nera per un progetto che si rivela fallimentare (vendere impermeabili alle truppe durante la guerra contro la Russia 1904-05), per sopravvivere si sposta nel quartiere di Asakusa, luogo di concentrazione di teatri popolari oltre che di artisti squattrinati ed è costretto a vendere la propria figlia quattordicenne Suzu come geisha. Kenji porterà sempre ricordo di questi avvenimenti, anche per l’artrite di cui incomincia a soffrire proprio a quel tempo. La morte della madre quando K. ha 17 anni costringe il giovane a trovare lavoro come decoratore di stoffe e solo grazie ai sacrifici della sorella cui sarà attaccato per tutta la vita, riesce a riprendere gli studi già abbandonati a 13 anni (per lavorare in ospedale). A 19 anni lavora nella pubblicità e nel tempo libero di dedica ad organizzare gruppi teatrali. A 22 anni entra nel cinema come attore e nel breve giro di un biennio dirige il suo primo film. Nel 1925 avrà già diretto più di 30 film, di soggetti alquanto disparati, da film d’ambientazione contemporanea (gendaigheki) a film storici (jidaigheki), a film didattici o tratti dalla letteratura occidentale. Ben poco rimane di tutto questo per una serie di fattori determinanti nella storia del primo cinema giapponese. Nel 1923 un tremendo terremoto distrugge gran parte degli archivi (e della città i Tokyo) delle case di produzione, motivo per cui la Nikkatsu e la Shochiku trasferiscono le loro sedi nel Kansai e riprendono a pieno ritmo la produzione. Negli anni seguenti saranno il bombardamento di Tokyo durante la Seconda Guerra Mondiale e la naturale umidità del clima a fare il resto riducendo di moltissimo i reperti dell’epoca.
K.M. inizia dunque la sua carriera in un momento di grande fermento per l’industria cinematografica e si fa le ossa con una serie moltodisparata di film, deve attendere fino al 1936 con “Elegia di Osaka” per riuscire a realizzare un opera sentita personalmente per proseguire con “Le Sorelle di Gion” nel medesimo anno. La Guerra lo costringe nuovamente a venire a patti con le necessità del tempo ed è costretto a realizzare, quasi controvoglia ma con piglio tutto suo, alcuni film d’ambientazione storica “favorevoli alla politica del tempo” tra cui spicca per splendore Genroku Chushingura – La Vendetta dei 47 ronin, film in due parti del 1941-2 che tratta di un celeberrimo evento storico, ripreso poi in una moltitudine i altri film fino ai nostri giorni. Al termine dello scontro bellico K.M. torna a dedicarsi ai temi prediletti, prima nella forma del dramma contemporaneo e poi, verso il finire della carriera con i riconosciuti capolavori d’ambiente storico; ricopre anche la carica di presidente del Director’s Guild of Japan (1937-43 e 1949-55).
Inizia ora il suo periodo di gloria, grazie al successo riscosso da Rashomon (A. Kurosawa) nel 1951 alla Mostra del cinema di Venezia, il mercato occidentale apre ai registi dell’estremo oriente e conferisce riconoscimenti alle ultime opere di Mizoguchi. Il regista muore di leucemia nel 1956 a Kyoto mentre si appresta a girare “Storia di Osaka”.
Link-o-grafia
MovieMaker Magazine | Issue #31 |
Le Giornate del Cinema Muto – 2001
FILMOGRAFIA COMPLETA
Casa (Furusato) (1923)
Seishun no Yumeji (1923)
Joen no Chimata (1923)
Haisan no Uta wa Kanashi (1923)
813 (1923)
Chi to Rei (1923)
Kiri no Minato (1923)
Yoru (1923)
Haikyo no Naka (1923)
Toge no Uta (1924)
Kanashiki Hakuchi (1924)
Gendai no Jo (1924)
Jose wa Tsuyoshi (1924)
Jin-Kyo (1924)
Shichimencho no Yukue (1924)
Samidare Zoshi (1924)
Kanraku no Onna (1924)
Aka Tsuki no Shi (1924)
Kyokubadan no Jo (1924)
Musen Fusen (1925)
Gakuso o Idete (1925)
Shirayuki wa Nageku (1925)
Akai Yuki ni Terasarete (1925)
Daichi wa Hohoemu (1925)
La canzone di Casa (Furusato no Uta) (1925)
Ningen (1925)
Gaijo no Sukechi (1925)
Nogi Taisho to Kuma-San (1925)
Doka-O (1926)
Kami-Ning-Yo Haru No Sasayaki (1926)
Shin Onoga Tsumi (1926)
Kyoren no Onna Shisho (1926)
Kaikoku Danji (1926)
Kane/Kin (1926)
Ko-On (1927)
Jihi Shincho (1927)
Hito no Issho (1928)
Musume Kawaiya (1928)
Nihonbashi (1929)
Tokyo Hoshin-Kyoku (1929)
Asahi wa Kagayaku (1929)
Sinfonia Metropolitana (Tokai Kokyogaku) (1929)
Tojin Okichi (1930)
Casa (Furusato) (1930)
Shikamo Karera wa Yuku (1931)
Toki no Ujigami (1932)
Taki no Shiraito (1933)
La Musica di Gion (Gion Matsuri) (1933)
Shimpu-Ren (1933)
Aizo-Toge (1934)
Orizuro Osen (1934)
Maria no Oyuki (1935)
Il Papavero (Gubijin-so) (1935)
Elegia di Osaka (Naniwa Ereji) (1936)
Le donne di Gion (Gion no Shimai/Gion no Kyodai) (1936)
Aien Kyo (1937)
La canzone di casa (A, Furusato)(1938)
Roei no Uta (1938)
Zangiku Monogatari (1939)
Una donna di Osaka (Naniwa Onna) (1940)
Vita di un attore (Geido Ichidai Otoko) (1941)
La Vendetta dei 47 ronin (Genroku Chushingura) (1941-2)
Danjuro (Danjuro Sandai) (1944)
Lo Spadaccino (Miyamoto Musashi) (1944)
Bijomaru Meito (1945)
Josei no Shori (1946)
Utamaro (Utamaro o Meguro Gonin no Onna) (1946)
Joyu Sumako no Koi (1947)
Yoru no Onna Tachi (1948)
Waga Koi wa Moenu (1949)
Yuki Fujin Ezu (1950)
Oyusama (1951)
La signora di Musashino (Musashino Fujin) (1952)
La vita di Oharu, donna galante (Saikaku Ichidai Onna) (1952)
I Racconti della Luna Pallida d’Agosto (Ugetsu Monogatari) (1953)
La musica di Gion (Gion Bayashi) (1953)
L’intendente Sansho (Sansho Dayu) (1954)
Gli Amanti Crocifissi (Chikamatsu Monogatari) (1955)
L’Imperatrice Yang Kwei Fei (Yokihi) (1955)
Shin Heike Monogatari (1955)
La strada della Vergogna (Akasen Chitai) (1956)