ZARTE PARASITEN

Anno Produzione2009

TRAMA

Per sopravvivere, una giovane coppia trova una soluzione affatto originale.

RECENSIONI

teneri parassiti del titolo sono una coppia di giovani disoccupati che sopravvive vivendo la vita di un altro, fagocitando il posto di un assente (il figlio prematuramente scomparso della coppia borghese), simulando amore e seminando un altruismo “paradossale” perché non spassionato e gratuito. Christian Becker e Oliver Schwabe adottano uno stile scabro e secco, lavorano sovente in levare, ma non riescono a perseguire fino in fondo un ideale di sobrietà fatta di suggestioni e poche parole. Ad una prima parte robusta, infatti, ne succede una seconda decisamente meno riuscita, in cui gli autori sembrano abdicare al non detto esplicitando e tematizzando nei dialoghi il nocciolo della questione, come se quest’ultimo non fosse già di cristallina evidenza (il transfert padre in lutto/figlio perduto/”figlio” ritrovato). A questo, si affianca un’attualizzazione del “modello Teorema” appena abbozzata: l’Altro che si insinua nella dimora di una coppia dell’alta borghesia rompendone l’equilibrio di facciata. Tutto diviene insomma o troppo scoperto o non abbastanza sviluppato, mandando a monte l’apprezzabile lavoro di sottrazione che presiede all’architettura narrativa e alla messa in scena della prima parte.