Drammatico

YOSSI & JAGGER

Titolo OriginaleYossi & Jagger
NazioneIsraele
Anno Produzione2002
Durata65'
Sceneggiatura
Fotografia
Montaggio
  • 67051
Scenografia
  • 67052
Costumi
  • 67053
Musiche

TRAMA

Yossi è un ufficiale dell’esercito israeliano, Jagger un caporale alla vigilia del congedo: hanno una relazione clandestina in un avamposto sul confine tra Israele e Libano.

RECENSIONI

Esistono veri e propri misteri distributivi: film interessanti, niente affatto inappetibili tenuti inspiegabilmente lontani dalle sale (facciamo un po' di titoli? TAURUS di Sokurov non lo abbiamo visto; STORYTELLING di Solondz aspetta la sua uscita da due anni; DONNIE DARKO, il fulminante esordio di Richard Kelly, un titolo di culto in Francia, totalmente ignorato; gli ultimi Godard; qualche Assayas; praticamente tutti i Garrel) e poi si dà spazio a un prodotto come questo: vuoto, approssimativo, brutto come la fame (campione di incassi in Israele, ma questo non significa nulla, non qui almeno). Yossi e Jagger si amano già, quando il film è iniziato, e la giornata che ne segnerà il destino ci dice che Yossi nicchia e Jagger no, farà coming out presto (se una bomba non glielo impedirà). Che una ragazza ama Jagger ma che lui pensa ad (un) altro. Che un  soldato ama quella ragazza e invidia la devozione che la giovane nutre per il bel commilitone. Che la specialità del cuoco dela truppa è "il sushi di carne" (un mago, non c'è che dire).  Che, stante le continue basi techno + 1 pezzo dei Morcheeba, Part of the process, il regista qualche disco lo ha sentito (nulla di particolarmente ricercato, ma possiamo accontentarci). Che il pop israeliano è inascoltabile. Il tutto emerge da un film in cui si porta a spasso la (video)camera in maniera molto dogmatica mentre gli attori, in situazioni stereotipate alquanto risibili, fanno finta di tenere conversazioni che vorrebbero mantenersi sul banal-militare (il quotidiano cameratesco delle truppe è questo, mi si dirà) ma che non centrano affatto l'obiettivo di dipingere un ambiente o una situazione sembrando semplicemente scritte da un minus habens. Il film garantisce anche caratteri dei personaggi al grado zero e rimpianto quasi immediato per gli euro spesi. Al perché questa robaccia imperversi nelle sale è facile rispondere: la guerra, la pace, l'amore e bla bla bla. Sul patetico tentativo metacinematografico (il doppio riferimento alla banalità dei modi di esternare la passione amorosa, "da cinema americano") è infine bello tacere.