Horror, Recensione

VILLAGGIO DEI DANNATI (1995)

Titolo OriginaleVillage of the damned
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1995
Genere
Durata98'

TRAMA

A Midwich, villaggio della California, dopo lo svenimento inspiegabile degli abitanti, molte donne rimangono incinte senza apparente motivo e danno alla luce dei bambini “inumani” per intelligenza e freddezza.

RECENSIONI

John Carpenter riadatta ancora una volta un classico del fantahorror: in La Cosa la sua rilettura era molto personale, l'orrore esplicito e debordante; in Avventure di un Uomo Invisibile la facevano da padroni gli effetti speciali e l'ironia. In questo rifacimento del film omonimo (con articolo: Il Villaggio dei Dannati) diretto nel 1960 da Wolf Rilla c'è, al contrario, un Carpenter insolitamente sobrio ed umile, che "rispetta" il basso budget dell'originale, punta sulla tensione e l'inquietudine piuttosto che sulla spettacolarità, riproponendo come unico trucco quello degli occhi che s'illuminano. Sposa un punto di vista della vicenda (tratta dal romanzo di John Wyndham) più femminile (le madri gravide, l'istinto materno, la terrificante Mara a capo dei “dannati”) e riesce ad essere altrettanto efficace. Mancano il fascino e l'ambiguità che hanno fatto dell'originale un film di culto: è strano che proprio Carpenter, che ama essere allegorico e "politico" nel suo approccio al genere, non cavalchi l'onda del dubbio (Rilla, fino alla fine, non scioglieva il mistero sull'origine e la natura di questi esseri: qui la chiave di lettura opta evidentemente per la loro matrice "aliena"), che non instilli sufficienti perplessità su quale sia l'essere superiore, quale il più disumano fra chi uccide per difendersi (loro) e chi procede con cinismo nelle sue ricerche scientifiche e ha il terrore del diverso (noi). Proprio il "filosofico" ed etico Carpenter non fomenta l'incertezza di un'azione finale più disperata che giusta, di una legge della sopravvivenza della razza umana che non guarda in faccia alla speranza che l'empatia possa trasformare l'animo dei "mostri" (uno di loro mostrava segni di…umanità).