Commedia, Recensione

VIAGGIO ALL’INIZIO DEL MONDO

Titolo OriginaleViagem ao Princípio do Mundo
NazionePortogallo
Anno Produzione1997
Genere
Durata95’

TRAMA

Due amici ed un anziano regista accompagnano un attore francese alla scoperta dei luoghi natii del padre, un portoghese.

RECENSIONI

Prendendo ispirazione dall'esperienza di un amico, Manoel De Oliveira sceglie Marcello Mastroianni e le sue simpatiche facce buffe come alter-ego, lo fa viaggiare alla ricerca delle radici che assecondino la nostalgia, per "Diventare padroni del caos che siamo" (la citazione da Nietzsche, in apertura). Le parole di Marcello, al suo ultimo film, sono una serie di riflessioni amare sulla vecchiaia e di ricordi autobiografici del regista per un personale Posto Delle Fragole, peccato deluda la loro messinscena fondata sull’esclusiva del verbo, che rischia di penalizzare anche le interpretazioni, con un uso eccessivo del montaggio e del campo controcampo durante gli scambi di battute. Anche l'insistenza nel filmare la strada che scorre sotto la macchina, che sia l’allegoria del tempo che fugge o meno, è quasi insostenibile. Per fortuna, dall'udire si passa al "sentire" nel tenero ed appassionante resoconto dell'incontro dell'attore con la zia, in un luogo dimenticato dalla Storia ma non dal Tempo, un simbolico "inizio" da cui tutto è partito (compreso il padre dell'attore, anche lui di nome Manoel, alla ricerca di chimere al di là delle montagne). La reiterazione nelle scene della statua di Pedro Macau ed in quella della zia che si lamenta della lingua (non) parlata dal nipote, è tanto ossessiva da strappare il sorriso.