TRAMA
Anni di piombo: appena separato dalla moglie, affida al papà in pensione, ex-professore, la piccola figlia.
RECENSIONI
Per Francesca Archibugi l'infanzia è il luogo della ricostruzione intima e sociale: le incomprensioni fra le generazioni nascono dalla chiusura, da carenze affettive e barriere che possono essere facilmente colmate e/o superate con la premura e l’amore, facendo maturare, nell'interazione, ogni attore coinvolto nel dramma familiare della società. Il suo secondo lungometraggio (dopo Mignon è Partita) conferma indubbie qualità descrittive, una scrittura notevole nel suo piglio “letterario" e riflessivo, uno sguardo che abbina delicatezza (tenerezza) e intensità emotiva alla Truffaut (cita I Quattrocento Colpi quando la famiglia si diverte con la centrifuga), ma è l’impostazione d’insieme, la scelta estetica di fondo, ad avversare le potenzialità e le buone intenzioni. L’accademismo affabulatorio le fa applicare segni già strutturati addosso agli attori, non poche volte forzando le reazioni dei loro personaggi, indulgendo a carinerie superflue o inopportuna fretta (il finale): parte come il Vedovo, Aitante, Bisognoso Affetto… di Jack Lemmon, con Mastroianni vecchio-orso-Matthau alle prese con una bimba e il suo Harvey, per poi virare sul contesto socio-politico degli anni di piombo come in Colpire al Cuore di Amelio, cioè attraverso l'intimo; esagera quando, disneyanamente, vorrebbe risanare anche il rapporto con la "serva" abruzzese (se la spinta ideale è condivisibile, il realismo si fa didascalico); non riesce a bilanciare lo splendido apporto recitativo di Mastroianni con quello degli altri interpreti, il suo ago della bilancia si sposta troppo verso il professore, comunista-borghese-bacchettone-pomposo-superbo che dovrebbe riassumere in sé i difetti su cui incidere. Con più concessioni all'improvvisazione e una maturazione del progetto attraverso gli interpreti, alla Kiarostami o alla Leigh, forse avrebbe ottenuto risultati nettamente superiori. Divertenti le prese in giro delle manie "sperimentatrici" degli anni settanta.