Thriller

VAN DIEMEN’S LAND

Titolo OriginaleVan Diemen's Land
NazioneAustralia
Anno Produzione2009
Genere
Durata104'

TRAMA

Nel 1822 Van Diemen’s Land, l’attuale Tasmania, è una colonia penale britannica. Otto prigionieri riescono a fuggire, ma si ritrovano in una foresta sconosciuta. La lotta per la sopravvivenza sarà spietata.

RECENSIONI

La storia (vera) di questi uomini abbrutiti dalla fame, che arrivano a mangiarsi l'un l'altro, si snoda nel percorso faticoso verso un miraggio di fuga in cui la foresta diventa teatro di conflitti personali sempre più violenti ed efferati. Ma la natura maestosa, raggelata nella fotografia livida di Ellery Ryan, non è solo sfondo significativo, ma protagonista tacita, testimone silenziosa delle spaccature del gruppo, segnato senza scampo dal primo episodio di antropofagia che dà la stura alla successiva, inesorabile carneficina. Il regista suggerisce fin dalla prima, impressionante inquadratura del film (la bocca vorace di una guardia che ingurgita il suo pasto con voluttà) la deriva verso la quale l'aspirazione di libertà porterà questi uomini. Ma, a parte il corretto registro visivo, a tratti fin troppo stilizzato, che restituisce una vegetazione pietrificata e cimiteriale, il film si ripiega tutto su un'azione prevedibile e meccanica, mentre la voce fuori campo circostanzia ad hoc e il processo di decimazione procede senza particolari approfondimenti, nella piatta constatazione della strana intimità di questi compagni di sventura divorati, innanzi tutto, dal reciproco sospetto, solo rimanendo salda la fiducia tra la guida ispiratrice Grenhill e il suo amico/amante.
L'inevitabile faccia a faccia finale tra i due ultimi superstiti si consuma dopo aver appreso che questi uomini oramai ferini erano stati imprigionati per reati di infimo rilievo (Alex Pearce, unico sopravvissuto, poi condannato a morte, personaggio che ha già ispirato scrittori e registi, era stato arrestato per un furto di sei paia di scarpe) innescando la riflessione sulla brutalità primaria del sistema che li costrinse nelle condizioni di compiere l'insano gesto.