TRAMA
Una notte, mentre stanno videochattando, sei amici del liceo ricevono un messaggio Skype da una compagna di classe che si è uccisa esattamente un anno prima. Dapprima pensano a uno scherzo, ma quando la ragazza inizia a rivelare i segreti più oscuri degli amici, si rendono conto che hanno che fare con qualcuno, qualcosa, che li vuole morti.
RECENSIONI
Teenager di tutto il mondo, tremate! I fantasmi hanno conquistato internet...La presenza di forze oscure dietro il mondo dei social network non è una novità: che si tratti di spiriti maligni, tormentate adolescenti defunte o semplicemente dei sogni dispotici di Zuckerberg, poco importa.
La Universal Pictures cavalca l'onda dei trend giovanili e partorisce un horror hi-tech "portatile", mentre il regista russo Levan Gabriadze vive la sua prima esperienza con un blockbuster. Unfriended (2014) è un ibrido tra slasher movie e found-footage, implementato con un plot twist tecnologico. Una boccata d'aria fresca nella palude orrorifica odierna che non sa più se far urlare, ridere o piangere il pubblico.
Formula a la Blair Witch Project seppur priva della stessa intensità: l'atmosfera si fa teeny, la suspense non arriva e il gore è poco più di una suggestione. Visivamente da lode, ma narrativamente scabro: si torna ai canoni anni '90, quelli delle trame telefonate e risvolti prevedibili; e tu, dopo qualche scena, ti ritrovi a fare il toto-morti dei personaggi. Non sono tanto gli 82 minuti passati a guardare il desktop di un pc (pardon, Mac!), quanto gli accessori intermezzi sulla pavida protagonista, a metà tra back story e plot devices inconcludenti.
Ma se si scava sotto la (sottile) patina di questo thriller/sci-fi, emerge un'invettiva generazionale: uno specchio della febbre da social approval che attanaglia millennials e centennials. Il pregevole gioco metatestuale rasenta l'esperienza extracorporea: ci troviamo di fronte alla fiera del multitasking digitale che viviamo ogni giorno; apri una scheda web, rispondi in chat, riduci a icona, cerca un file, cancella, scrivi, copia, incolla...Esasperante, ma a tratti catartico.
Privacy nella digital era, viralità, cyberbullismo, online hate speech: il film si posiziona come bigami della cultura pre e post-adolescenziale di questo decennio. Tutto molto bello...ma non stavamo guardando un horror?!
Voto sul cast: non pervenuto. La sostituzione dell'occhio registico con una webcam fomenta il voyeurismo dell'audience, a discapito di caratterizzazioni convincenti. Cinque attori teenager semi-sconosciuti si trovano intrappolati nei cliches del genere: c'è la final girl, il fidanzato apprensivo, l'amico spavaldo, il nerd sovrappeso, la repressa ingenua e la cheerleader antipatica. Livello zero anche per la nemesi del film: uno spettro incazzato che si manifesta solo con messaggini, fruscii ed interferenze audio-video. Arguto escamotage, ma dateci un po' di sangue!
Unfriended che cos'è?! Un mockumentario 4.0 innovativo, fresco, quasi avanguardista nella forma, ma avvilente nel contenuto. La scintilla creativa e la sgargiante copertina accende l'interesse del pubblico, ma la batteria si scarica in fretta. Script basico, piatto e senza sorprese. Inutile avere una bella risoluzione se poi la RAM fa schifo. Disconnesso.