Recensione, Thriller

UNDER SUSPICION

Titolo OriginaleUnder Suspicion
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2000
Genere
Durata100'
Fotografia
Montaggio
Scenografia

TRAMA

Portorico: la polizia arresta un eminente avvocato, sospettandolo dell’omicidio di due minorenni.

RECENSIONI

La chiave del mistero è nella bellezza che porta alla follia, negli sguardi voyeuristici su Monica Bellucci (al suo "lancio" hollywoodiano), oggetto del desiderio irraggiungibile, lontana un "corridoio" infinito. Colpevole o meno, suo marito diventa il portavoce dei traumi dell'assassino e, con il suo grande gesto d'amore sconfitto nel finale, rimette in discussione ogni metodo d'indagine alla ricerca della verità e porta a riflettere sull’incomunicabilità della coppia. Un progetto fortemente voluto da Gene Hackman (che produce con Morgan Freeman): per "tradurre" agli americani il francese Guardato a Vista (1981) di Claude Miller, ha scelto un'ambientazione esotica (Portorico durante il festival d'Inverno), commissionato una sceneggiatura più esplicita e richiesto una regia dinamica, per ovviare alla sofisticheria troppo "europea" di un dramma psicologico da camera (il posto di polizia). Si perdono le sfumature e le ambiguità dell'originale: l'ispettore troppo ossessionato di Thomas Jane non inietta il sospetto di morbosità, si fanno illazioni che poi non hanno corso sull'invidia del personaggio di Freeman nei confronti di un benestante (con bellissima moglie), l'avvocato di Hackman rischia di passare più per stupido che incosciente con la coscienza sporca. Un compromesso che abbandona la pellicola indecisa fra effettismo (il colpo di scena finale) e studio psicologico, dinamiche intense e plateali. Stephen Hopkins gioca di sguardi, campo e controcampo, flashback in tempo reale (i ricordi si materializzano nel presente come in un ologramma: un espediente già visto), montaggi elaborati. A prima vista non fa che eseguire l'ordine di movimentare i fotogrammi, in realtà fa sua la materia mettendo in scena un incubo quasi surreale, una caccia (sotto forma di indagini) e un duello all'ultimo sangue fra forti personalità, le reazioni dell'uomo di fronte alla paura, la trasformazione delle vittime in carnefici, l’analisi delle tensioni generate dalle differenze (di classe: rivedere Cuba Libre). Temi che, bene o male, ha affrontato in tutta la sua filmografia.