Commedia, Fantastico, Recensione

UNA STREGA IN PARADISO

Titolo OriginaleBell, book and candle
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1958
Durata106’

TRAMA

Gil, annoiata strega di Manhattan, s’invaghisce del vicino umano che sta per sposarsi: gli fa un incantesimo d’amore. Quest’ultimo, però, ha commissionato ad uno scrittore messicano un libro sulle streghe in città e il fratello stregone di Gil, per denaro, gli rivela tutto.

RECENSIONI

Avrebbe tutte le potenzialità del classico, se non del cult della commedia fanta-romantica ma si risolve in un’opera simpatica e poco più: forse lo sceneggiatore Daniel Taradash (Picnic, I Morituri), che traduce una commedia teatrale (1950) di John Van Druten (quello di Cabaret e Ricche Famose), è maggiormente a proprio agio con i testi tragici, perché lasciano a desiderare sia le battute sia le situazioni buffe. La propensione di Richard Quine e l’implacabile “macchina” hollywoodiana, poi, fanno rientrare nella consueta commedia a lieto fine ingredienti con qualità latenti, ampiamente (e tacitamente) riutilizzati dal serial televisivo Vita da Strega: la zia, qui più svampita ma altrettanto tradizionalista (ruolo che sarà di Agnes Moorehead); una protagonista che vuole rinunciare ai poteri per amore; il malcapitato umano di mezzo. Richard Quine si mette d’impegno, con una messinscena tecnicamente creativa fra soggettive in bianco e nero del gatto Cagliostro (Pyewacket in originale) e la bellissima immagine dei suoi occhi appaiati a quelli altrettanto felini di Kim Novak durante l’incantesimo. Da ex-attore, sa dare forma alla protagonista “fatale” (uno dei ruoli più celebri di Kim Novak), valorizza le prove eccezionali di Ernie Kovacs (il messicano), Hermione Gingold (la fattucchiera) ed Elsa Lanchester, mentre James Stewart fa sempre, e in modo eccellente, James Stewart. Sottoutilizzato, invece, Jack Lemmon. Il titolo italiano, per “paradiso” intende l’amore, quello inglese si riferisce alla “scomunica” attuata con campanello, libro e candela. In linea, ma con meno fascino e toni dark, con Ho Sposato una Strega di René Clair.