TRAMA
Shelly, dentista di New York, è coinvolto dal futuro suocero, equivoco e bugiardo, in una rapina ai danni della Zecca dello Stato. Disastrose conseguenze a seguire.
RECENSIONI
Lo specialista in “strane coppie” Arthur Hiller, sviluppando un progetto dello stesso Alan Arkin (anche produttore esecutivo), unisce due interpreti affiatatissimi, per la prima volta insieme, con caratteri ben schizzati dallo sceneggiatore Andrew Bergman (Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco). Si ride abbastanza sul filo di un coinvolgente racconto diviso fra dramma, film spionistico e poliziesco, con estradizione da New York all’America Latina (location messicana: Cuernavaca, trasformata nella fittizia Tijada). Il miracolo sta, anche, in una narrazione per immagini che somiglia più, nel bene e nel male, al personaggio flemmatico di Peter Falk che a quello isterico di Alan Arkin (l’idea di Bergman è di mettere insieme la tartaruga e il coniglio): procede leggera, senza intoppi, con buone sorprese, molto piacevole e, senza essere eccelsa ed eccitante, mantiene sotto controllo ritmo ed equilibri. Rifatto nel 2003 (Matrimonio Impossibile) con Michael Douglas, Albert Brooks e Candice Bergen, per la regia di Andrew Fleming.
