UNA RELAZIONE PRIVATA

Pornografica è la relazione puramente sessuale, fra sconosciuti: il McGuffin hitchcockiano della fantasia erotica mai svelata crea subito una discrasia fra ciò che i protagonisti dichiarano durante l'intervista da cinéma vérité (non senza contraddizioni ed effetti da Rashomon) e l'evidenza "cinematografica" del loro percorso d'innamoramento. Per quale motivo tenere nascosta la natura sessuale del loro incontro se non per conservare una reliquia di privato durante una confessione pubblica, un oggetto d'amore dimenticato fra le "sveltine" in albergo? Quello fra Nathalie Baye e Sergi Lopez è un Ultimo Tango a Parigi dove Thanatos incontra Eros fuori della porta e sceglie un'altra coppia (un vecchio donnaiolo che muore e si porta appresso la moglie suicida). Il loro è un amore non consumato, l'eterno desiderio, forse il percorso ideale della passione, forse il coitus interruptus figlio della paura, dell'equivoco, della cerebralità, dei complessi, del destino beffardo. La natura ambigua dell'amore può nascere nel segno di un incontro casuale, può fiorire una volta eliminate le maschere della seduzione, appassire nel momento in cui si dichiara e chiama in gioco il senso del possesso e dell'abbandono. Meglio immolare la giovinezza nel pieno del suo splendore o attendere l'orrore del decadimento? Inutile cercare un'unica risposta, gli atti d'amore trovano in se stessi tutte le giustificazioni, vanno raccontati e non spiegati. Una posizione intrigante (fintamente?) complessa e allo stesso tempo di comodo per un autore che apre e chiude sui volti sfuocati della folla, poi sfuma la coerenza di tutti i gesti dei protagonisti, lasciando lo spettatore in bilico fra due Chiese (Realismo: l'amore finirà comunque/viviamolo fino in fondo; Fantasia: meglio immaginarlo che viverlo/sogniamo insieme) che, oltretutto, rischiano di dire le stesse cose o tutto e il contrario di tutto. Eppure, fra tanta incertezza, è talmente intenso e vero il momento della dichiarazione d'amore! Ad ognuno il proprio vangelo.