Drammatico, Recensione

UNA GIORNATA PARTICOLARE

NazioneItalia
Anno Produzione1977
Durata105’

TRAMA

Roma, 1938, il giorno dell’incontro fra Hitler e Mussolini: una madre di famiglia, sola a casa, conosce un radio-annunciatore licenziato per la propria omosessualità.

RECENSIONI

Prima il Contesto: un cinegiornale "Luce" mostra le folle in tripudio per l'arrivo del fuhrer. Dal bianco e nero del documentario alle tonalità grigie della fotografia di Pasquale De Santis (che decolora per poi colorare simbolicamente). La macchina da presa entra in un microcosmo condominiale per poi scegliere l'unità spaziale prediletta: l'appartamento della famiglia "modello" di Antonietta, sei figli (al settimo il Partito premia), un marito con una posizione nel regime, icone del Duce sparse ovunque. La parata chiama: lo stabile si svuota, la radiocronaca dell'evento domina l'ambiente, amplificata dall’apparecchio di una sua vestale (la portinaia). 1984 di Orwell. Restano due solitudini, una sull'orlo dell'autodistruzione, l'altra nascosta dietro fragili facciate. La popolana che ha sacrificato la vita per la famiglia, accettando di buon grado due padri/padroni (il marito e la madrepatria maschilista). L'intellettuale che ha (ri)conosciuto l'intolleranza solo provandola sulla propria pelle, attratta dallo stesso sesso. L'incontro fra due Italie, due sessi, due prigioni, due culture, due umiliazioni, due destini differenti votati a non dialogare e a proiettare l'uno sull'altro i propri bisogni, sussurri e grida (l'amplesso è impossibile, catartico, disperato). Ettore Scola, abbandonati definitivamente i modi della commedia, sposa l’afflizione fra quattro mura coniugando politica ed intimismo, privato e sociale, pulsioni individuali e coercizioni collettive. Insiste su come il fascismo colonizzò le menti, indottrinando prima e crescendo nel consenso omologato poi. Solo nel confronto fra le diversità c'è crescita: Antonietta aprirà gli occhi sulla propria non-vita; Gabriele imparerà a lottare per apprezzarla. "I Tre Moschettieri" (libro donato da Gabriele ad Antonietta) si allontanano dal palazzo, lasciando una ferita aperta nel cuore della casalinga e tanto fumo nei suoi (e nostri) occhi. Due interpreti straordinari.