Commedia, Horror, Recensione

UN LUPO MANNARO AMERICANO A LONDRA

Titolo OriginaleAn american werewolf in London
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1981
Durata97’

TRAMA

Due studenti statunitensi, in vacanza nello Yorkshire, sono assaliti da un lupo mannaro in una cittadina di provincia: uno muore, l’altro resta ferito e…infettato.

RECENSIONI

Geniale, tanto esemplare quanto inedita commistione di horror e commedia che nessuno, in seguito, riuscirà a replicare (ma che ha un precedente, con differenti dosaggi e risultati, in Per Favore, non Mordermi sul Collo di Roman Polanski). Mentre la traccia orrifica, costruita da John Landis come omaggio declinato al contemporaneo (nel linguaggio, nell’utilizzo della musica pop e nei costumi sessuali) delle vecchie pellicole Universal (il più volte citato L’Uomo Lupo di George Waggner, ma anche Il Segreto del Tibet, alias “Werewolf in London”), non perde un grammo della propria portata spaventosa/dolorosa anche grazie al trucco di Rick Baker (fatto di protesi in latex e manichini meccanici) e a quell’indimenticabile metamorfosi girata in tempo reale e in piena luce, non di meno la commedia, in veste paradossale/grottesca e di sorriso strozzato dalla paura, fa il proprio corso parallelo (con l’amico in decomposizione che fa visita al protagonista; con gli zombi nel cinema porno). Quando i due registri riescono a convivere, con l’aggiunta del connubio reale/soprannaturale, la sensazione evocata nello spettatore è spiazzante, più unica che rara. Musiche di Elmer Bernstein e canzoni a tema lunare.