TRAMA
RECENSIONI
Un uomo, una donna. La stasi di coppia oggettivata in lunghi piani sequenza. Interno notte. Silenzio. Lei si siede sul letto. Sguardo perso nel vuoto. Lui va nella stanza adiacente uscendo fuori campo. Silenzio. Lungo silenzio. Lei: Sei superficiale! Silenzio. Neanche l’Antonioni di trent’anni fa. Già immaginiamo Tonino Guerra gongolare all’uscita dell’UniEuro, mentre il piccione fa il suo dovere. Lei: Sei diventato troppo borghese! Silenzio. Lui s’incazza, ma mantiene l’aplomb da borghese amante della dialettica. Silenzio. Stacco. Siamo al Museo Rodin. Lei contempla le torsioni degli amanti di marmo uniti in un abbraccio infinito, così come le mani eternamente in procinto di unirsi in una stretta amorosa. E’ questo il vero amore, un ideale che solo l’arte può rappresentare? Silenzio, l’ovvio trionfa ed il ridicolo involontario troneggia.
