UN CHÂTEAU EN ESPAGNE

Anno Produzione2007

TRAMA

L’amicizia vivace e spensierata tra Maxime e Esteban sembra andare in crisi quando la famiglia del secondo decide di tornare nel proprio paese d’origine, la Spagna. Ma il francesino finirà per escogitarne di tutti i colori, per provare a trattenere l’amico del cuore.

RECENSIONI

Quando i bambini fanno oh!

Non solo quello di Isabel Doval è stato il film chiamato ad aprire la sezione Alice nelle città, da cui escono fuori sempre belle cose, ma tirando le somme si può forse dire che ne abbia rappresentato meglio di altri lo spirito. Nel senso che è piacevole riscontrare in una pellicola come Un chateau en Espagne quell’agilità di scrittura e quelle interpretazioni vitali, grintose, emotivamente cariche, da cui un’opera rivolta in primo luogo ai ragazzi (ma gustosa anche agli occhi di quel pubblico adulto a suo agio con un intrattenimento brioso e leggero) può trarre sicuro giovamento. Una testimonianza ulteriore di quanto ipotizzato è stata offerta dal pubblico in sala, composto prevalentemente da bambini delle scuole, che rispetto ad altre occasioni ha seguito con una partecipazione più genuina, vivace senza però eccedere, questa storiellina di amici per la pelle, pronti a tutto pur di non essere separati. Altrettanto emozionante il momento della presentazione del cast, con una bambina del pubblico che ha preso la parola anche solo per comunicare con il biondino francese, molto spigliato nel ruolo del protagonista, e potergli gridare: “Quanto sei bello”!
Eppure, sono anche gli interpreti adulti a conferire un tono decisamente umano al racconto, dando vita a personaggi ben caratterizzati sia nella famiglia francese che in quella spagnola, con una menzione speciale per l’energia mai doma di Angela Molina. Tutto ciò ha reso questa delicata pellicola, incentrata su rapporti affettivi di età pre-adolescenziale, una delle tante liete sorprese di questa sezione del festival.

                                                       Stefano Coccia