TRAMA
Il pellerossa Willie Kid uccide, per legittima difesa, il padre della sua fidanzata. Per paura delle conseguenze, fugge con la ragazza, inseguito dallo sceriffo Cooper.
RECENSIONI
Il russo-americano Abraham Polonsky, scrittore iscritto al Partito Comunista negli anni trenta, è forse il maggior emblema dei “danni artistici” causati dalla caccia alle streghe maccartista: dopo un esordio folgorante nel 1948 (Le Forze del Male), fu allontanato da Hollywood e diresse questa sua opera seconda solo dopo vent’anni. Siamo di fronte ad uno dei più alti risultati del western moderno e del cinema di contestazione degli anni sessanta/settanta: attraverso il concetto di colpa, opponendo il pellerossa che è criminale solo per la Legge ed un rappresentante della Legge poco persuaso da ciò che sta facendo, Polonsky parla di tutt’altro, di soggettività del senso di Giustizia, e colpisce duro allo stomaco.