TRAMA
Metà anni 70 in un paesino della Puglia, in cui tutto scorre immutabile. A ravvivare la vita di un gruppo di ragazzi ci penserà l’arrivo dell’ingegnere della fabbrica, che giungerà nel paese con le sue tre figlie, destinate immancabilmente a scatenare le attenzioni dei giovani del luogo. Un’esperienza che li cambierà un po’ tutti.
RECENSIONI
Il percorso di formazione abbinato all'estetica degli anni settanta. Questa la rapida ed ingrata sintesi del nuovo film di Sergio Rubini, che amalgama con mestiere i pantaloni a zampa di elefante con i turbamenti affettivi e sessuali di un se stesso adolescente. Niente di nuovo, neanche nell'ambientazione, che sposta la provincia dal nord al sud rispetto, ad esempio, a "Radiofreccia", ma il film risulta gradevole perche' tocca corde universalmente tese e sempre in cerca di confronto e verifica. Particolarmente efficace la spontaneita' recitativa del gruppo di ragazzi protagonisti e il contesto di paese in cui si sviluppa il film. Un po' forzati i momenti drammatici, che contrastano con la vitalita' e l'entusiasmo dei protagonisti e paiono semplificare l'iniziazione alla vita dei ragazzi e le incognite del futuro, riducendole a tappe che sempre e comunque si devono affrontare e superare. Ecco, quello che risulta e' forse un quadro un po' stereotipato di comportamenti e caratteri che, se molto spesso corrisponde ad un'immagine realistica, riduce pero' le sfumature a tipologie ben riconoscibili. Ma questo non inficia la visione del film che, grazie anche all'appeal della confezione, risulta in piacevole e stridente bilico tra spensieratezza e consapevolezza. Come la vita, del resto!