Commedia

TUTTI PAZZI PER MARY

Titolo OriginaleThere's something about Mary
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1998
Genere
Durata119'

TRAMA

Un…penoso incidente lo allontana per molti anni dalla ragazza che ama. Per ritrovarla assolda un detective che se ne innamora.

RECENSIONI

In un periodo in cui il "politically correct" sembrava scolpito nel Dna statunitense, ecco trionfare al botteghino la sfrontatezza di questa commedia rosa-demenziale. Sane risate esorcizzano l'insano perbenismo e, nel frullatore, finiscono anche handicap, malati mentali, animali malmenati e situazioni intime imbarazzanti. Non ci sono ferocia, intenti dissacratori, stilemi nuovi: l'archetipo è sempre L'Aereo più Pazzo del Mondo (fra equivoci e pesanti allusioni sessuali) con la sua geniale imbecillità, aggiornata con l'impudenza di Amori e Disastri (sempre con Ben Stiller). I fratelli Farrelly, al surrealismo comico e le gag a ripetizione, preferiscono la demolizione dall'interno dei codici del racconto sentimentale (canonico fra amori perduti e destino crudele), in vista di un ibrido che disattenda le aspettative. Il risultato è disomogeneo, diviso fra Ordine e Caos, con la scheggia volgare, impazzita o stralunata sovente cucita addosso allo spunto melodrammatico: Mary (la bella e simpatica Diaz) non è un semplice oggetto del desiderio senz'anima, ha appreso l'umiltà frequentando un fratello ritardato; di conseguenza, ha una divertente "perversione": la passione per i brutti e sfigati, fisicamente menomati e caratterialmente grezzi (il vero amore, secondo gli sceneggiatori, è quello di Harold e Maude). L'anti-eroe della pellicola, d'altro canto, è l'uomo più sfortunato e tonto sulla faccia della Terra (uno Stiller in gran forma). Fra principi morali "mainstream" e cattivo gusto "trash", qualcosa cozza, ma la manciata di esilaranti scorrettezze Fuori Orario (cose (mai) viste) varrebbe da sola la visione: lo scroto (inquadrato!) incastrato nella cerniera, il cane stecchito e sovreccitato, la masturbazione con gel sull'orecchio (udite udite). Per chi non ne avesse abbastanza, le barzellette sporche continuano nei titoli di coda (con Dillon che palpa il seno della Diaz...).