Avventura, Biografico, Recensione

TRACKS

Titolo OriginaleTracks
NazioneAustralia
Anno Produzione2013
Durata110'
Sceneggiatura
Fotografia
Scenografia

TRAMA

La storia vera di Robyn Davidson e della sua traversata in solitario da Alice Springs a Uluru, fino all’Oceano Indiano. Davidson, accompagnata soltanto dal fedele cane e da quattro imprevedibili cammelli, percorre 2700 km di un deserto australiano spettacolare ma spietato…

RECENSIONI

Agiocrafico e laccato adattamento dell'avventura desertica di Robyn Davidson, Tracks non avrebbe sfigurato in una veneziana proiezione di mezzanotte Fuori Concorso. John Curran, già responsabile di calligrafici adattamenti quali Il velo dipinto, non ci risparmia nessuno dei cascami iconografici e formali del racconto di viaggio “in condizioni estreme”: slanci prometeici che si alternano a delusioni e a momenti di sconforto, slittamenti non progressivi dall'idillio all'incubo, ciclotimiche oscillazioni, tra distacco e separazione - ricercate causa "grave lutto familiare" - e desiderio dell'Altro.

Colorato di albe e tramonti incornicianti imponenti dune come non si vedeva dai tempi del Paziente inglese, Tracks sposa integralmente l'aproblematicità del reportage National Geographic che è all'origine del film, passando sotto silenzio, o annacquando, ogni possibile riflessione sulla mediatizzazione e commercializzazione di sfide prometeiche in epoca post-mcluhaniana. Si esce dalla proiezione del film con almeno due certezze: il cane rimane l'indiscusso miglior amico dell'uomo e il regista il più fedele affiliato al consorzio Disney Channel in circolazione. Mia Wasikowska è all'altezza, ma il suo personaggio è troppo poco enigmatico per sfuggire all'effetto “santino”.