TRAMA
L’umile pianista di un bistrot, Charlie, si trova casualmente coinvolto in un regolamento di conti tra malavitosi, ed è costretto a scappare. Decide di fuggire insieme all’amica Lena, ma il destino, purtroppo, è in agguato.
RECENSIONI
Il protagonista timido e sfortunato, relegato nei piano bar, non può aspirare a una forma d'arte più alta come i concerti, ma ciò non significa che sia un artista mediocre. Questo concetto è un indiretto omaggio al cinema di serie-B americano, che François Truffaut avvicina memore del Godard di Fino all’Ultimo Respiro (di cui scrisse il soggetto), incurante cioè della linearità narrativa, delle regole filmiche classiche, alternando il registro buffonesco a quello tragico, giocando con le sovrimpressioni e l'Io narrante, più interessato a disquisire sul gentil sesso, sull'amore che finisce, che agli apparenti temi portanti dell’intreccio.
