Horror, Recensione

THE ROOST

NazioneU.S.A.
Anno Produzione2005
Genere
Durata80'

TRAMA

La notte di Halloween Elliot con la sorella Allison e con gli amici Trevor e Brian stanno andando a un matrimonio. Durante il tragitto hanno però un incidente su una scura e remota strada di campagna. In cerca di rifugio, il gruppo entra in una vecchia fattoria. Ma non sanno che così disturberanno una forza antica e malvagia che cercherà di ucciderli.

RECENSIONI

Pensavo fosse un B-movie invece era uno Z-movie

Ottanta minuti possono volare davanti a immagini capaci di conquistare, oppure non passare mai, come se il tempo non fosse in grado di progredire. È quello che accade nell'opera prima del giovane Ti West (classe 1980), che prova incautamente a rinverdire i fasti dei B-Movie americani. Non basta una cornice da trasmissione televisiva notturna per dare spessore a un soggetto impresentabile, con i soliti quattro ragazzotti male assortiti alle prese con un guasto alla macchina che li costringe a una sosta forzata nel pieno della notte. Le conseguenze saranno ovviamente devastanti, perché incapperanno in una casa abitata da pipistrelli voracissimi. Se la stessa storia di sempre godesse di qualche idea in grado di rivitalizzare il "genere", o comunque renderlo fruibile, si potrebbe anche accettare l'ennesimo omaggio. Invece "The Roost", a parte l'apprezzabile ma poco riuscito tentativo di dare credibilità al quartetto protagonista e un paio di battute godibili, si limita ad ammorbare lo spettatore con prevedibili tira e molla tra i personaggi, che si cercano senza tensione e perché al di là di ogni ragionevole esigenza narrativa. Non aiutano i limiti del budget (il film è girato con due soldi e si vede), gli effetti speciali ridicoli, i chiassosi stacchi sonori, la sgranatura del digitale e la fissità dei giovani interpreti. Le note di produzione ci tengono a informare che il film è stato girato nella stessa fattoria usata per "Marnie" di Alfred Hitchcock, ma il precedente illustre, oltre che irriconoscibile, aggiunge solo qualche riga di commento, senza riuscire a regalare inquietudine a un progetto che ne è totalmente privo.