Amazon Prime, Horror, Thriller

THE RENTAL

Titolo OriginaleThe Rental
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2020
Durata88'
Montaggio

TRAMA

Quattro ragazzi, un annuncio, una casa da sogno in affitto per un week-end.

RECENSIONI

Charlie e Mina sono colleghi. Per festeggiare un traguardo lavorativo decidono di premiarsi con un week-end in una casa da sogno presa in affitto. Ad accompagnarli ci sono Michelle e Josh, i relativi compagni, ma tra Charlie e Mina l’attrazione è evidente e Charlie e il fratello di Josh.
Come ogni slasher che si rispetti, settato l’ambiente, stabiliti i personaggi arriva l’avvertimento: la richiesta di prenotazione di Mina viene negata mentre quella di Charlie, inviata un’ora dopo viene accettata. Una scelta, una discriminazione, un proprietario - o chi per lui - che fa una cernita su chi vuole in casa. Ad accoglierli al check-in però non c’è il proprietario ma il fratello, figura insolita, scostante, scorbutica. Il clima di disagio proiettato dagli affittuari si riassorbe velocemente a favore di una casa da favola situata sulla scogliera con vista mare.
Come ogni slasher che si rispetti però, dopo una parentesi di tranquillità, le cose cominciano ad andare per il verso sbagliato ma non come ci si potrebbe aspettare. A complicare la vicenda infatti non è un intervento esterno al gruppo bensì, al contrario, interno: Charlie e Mina cedono al desiderio e si abbandonano all’adulterio. Al senso di colpa si aggiunge - questa volta elemento esterno - la scoperta di una telecamera nascosta nella doccia dove i due hanno consumato ma ancora una volta l’elemento esterno è solo un catalizzatore di ansie e paure - il ricatto, principalmente, che nell’effettivo non si manifesta - che aumentano l’entropia della casa facendo leva sul senso di colpa e la malafede degli ospiti, spingendoli a compiere azioni istintive e turpi (vedi l’occultamento del cadavere che richiama inevitabilmente So cosa hai fatto). Il punto più interessante di The Rental è proprio questo, ovvero che il motore degli eventi e il grosso degli avvenimenti che tradizione vorrebbe veicolati da un sadico deus ex machina, si rivelano invece, per buona parte del film mossi da una condotta immorale dei due protagonisti unita a una pressione esercitata dal sospetto che aleggia e che spinge i quattro ospiti a compiere azioni impulsive.


Nel corso del film è lecito pensare che l’ignoto osservatore interno alla casa non intervenga mai attivamente e che tutti gli eventi siano frutto di debolezze dei protagonisti e le situazione spiacevoli che vengono a crearsi siano conseguenze generate dalla consapevolezza della sua presenza.
Purtroppo con l’approssimarsi del finale, quando l’osservatore si manifesta in carne, ossa e una maschera di gomma e assume definitivamente il suo ruolo da villain, questa teoria viene meno.
Quello che resta di questo esordio alla regia di Dave Franco è un prodotto di buona fattura perfettamente inserito nel genere ma che finisce per aderire e conformarsi alle regole dello slasher senza guizzi particolari o trovate peculiari alla base, come possono errere invece il mutismo ne Il terrore del silenzio o la cecità in Man in the Dark.
Il finale volutamente aperto, e con una buona apertura rivelatrice nei titoli di coda, conferma il desiderio di serializzare il prodotto tagliando la testa ad ogni ambizione.