Documentario

THE NINE MUSES

Titolo OriginaleThe Nine Muses
NazioneGhana
Anno Produzione2010

TRAMA

Nove volte viaggiatori: le migrazioni in Inghilterra raccontate dal padre del cinema militante Black inglese.

RECENSIONI

John Akomfrah, una delle figure di spicco del cinema militante inglese, co-fondatore del Black Audio Film Collective e collaboratore, tra gli altri, di Spike Lee per Seven Songs for Malcom X, torna al cinema con un’opera ambiziosa e, nelle intenzioni, definitiva sulla storia delle migrazioni in Inghilterra nel corso nel XX secolo. Al fine di universalizzare l’approccio e mitizzare i fatti della Storia, Akomfrah connette le immagini del passato (cinegiornali, film di famiglia, Found Footage) e del presente (una teoria di suggestive inquadrature da Land Art) al testo narrativo che per primo ha cantato le lodi del viaggiare, del movimento, del perdersi nello spazio, superando inconsciamente barriere che non riteniamo più tali: l’omerica Odissea, a cui fanno eco le nove muse delle arti. Suddiviso in nove episodi, ognuno dei quali dovrebbe leggere gli eventi storici e rappresentarli cinematograficamente cavalcando lo stimolo creativo scagionato della musa di circostanza, il film è una memopoiesi purtroppo raggelata, eccessivamente cerebrale e rigidamente impostata, visivamente accattivante quando non stucchevole (Wagner e Arvo Part riuniti in un segmento di cinque minuti consistente in una serie di inquadrature con figure su sfondo innevato è troppo per qualsiasi opera che aspiri ad essere presa sul serio). The Nine Muses è un prodotto Arty pesante e pedante, poetico a parole (tutte mutuate, del resto), arido nei fatti.