TRAMA
Leggendario soccorritore della Guardia Costiera, Ben Randall è lasciato dalla moglie trascurata e, dopo un incidente in cui ha perso la squadra, retrocesso a istruttore, nella cui scuola giunge un allievo promettente ma sbruffone.
RECENSIONI
C’è il film “alla Kevin Costner”, Gary Cooper moderno in ruoli che ispirano fiducia, eroe d’azione con bagaglio sentimentale assicurato dal suo inconfondibile sguardo triste, perdente in amore e vincente nella professione a caro prezzo, spesso pagato in nome di un codice “etico” perseguito in tracce edificanti/emozionanti: in questo caso è dichiarato sin dalla salomonica scena iniziale (chi salvare per primo), secondo il principio della vita da preservare a qualunque costo. Il film di Andrew Davis funziona nelle tragedie private e nelle adrenaliniche sequenze di soccorso in mare aperto (spettacolare e terribile la scena con i rottami che, trasportati da un’onda, colpiscono l’elicottero) ma soffre dello schema seguito per riuscirci, con quelle dosi sovrabbondanti che guastano, fra elegia del corpo militare (sottolineando i malumori fra Guardia Costiera e Marina), cliché da cinema poliziesco (la dedizione al lavoro che sacrifica il privato; l’uomo da prima linea messo dietro una scrivania) e voce fuori campo che, in apertura e chiusura, racconta la leggenda del “pescatore di uomini”. La sceneggiatura di Ron L. Brinkeroff indovina, però, come impostare le convenzioni del “film di addestramento”: se sono esagerati i connotati gradassi di Ashton Kutcher (bravissimo), rendono però efficace la rivalsa sul pivello di un istruttore anticonvenzionale che fonda i suoi metodi sull’esperienza e su anomale invenzioni didattiche, per felici connessioni allegoriche: i morti vanno lasciati andare in mare e come carico del passato; il recupero conta più di record asettici che dimenticano la componente umana; va espulsa la vanità che appare una risorsa ma perde l’obiettivo. Dopo l’ora di “lezione”, con uno specchio troppo manifesto (i due protagonisti segnati da trauma simile) ma le parole giuste per chiudere i cerchi (Ben Randall, pensando alla moglie, si paragona al marito che stava affogando la consorte per salvarsi), si torna in azione, pronti a passare lo scettro in modo anche plateale. Lo schema c’è, si vede, ma funziona.