- 67300
TRAMA
Una giovane cameriera accoglie il marito che torna a casa nella cittadina sudafricana di Riviersonderend (Fiume Infinito) dopo quattro anni di detenzione. All’inizio sembra che i loro piani per una nuova vita insieme si stiano finalmente realizzando. Ma quando la famiglia di uno straniero che vive in una fattoria vicina viene brutalmente assassinata, la giovane e il vedovo in lutto cominciano a gravitare l’una verso l’altro. Fra i due, intrappolati in un circolo vizioso di violenze e spargimenti di sangue, si crea un legame improbabile nel tentativo di trascendere la rabbia reciproca, il dolore e la solitudine.
RECENSIONI
La narrazione viene svolta per semplici accenni nel microcosmo sudafricano che fa da scenario alle vicende dei due protagonisti, distanti per cultura ed estrazione, ma accomunati da un destino di sventura e solitudine. Le due tracce narrative scorrono in parallelo (i due funerali) e per sottintesi, fino ad incrociarsi in una fuga prima, in un amplesso liberatorio (e vagamente mortuario) poi, per sciogliersi nel fatale equivoco, sotto il segno del malriposto sospetto.
Certo non bastano gli alti riferimenti (i titoli di testa e di coda sono una dichiarazione di intenti vagamente pomposa, svelando,come fanno, quello che è il riferimento chiave del film: il dramma noir di tradizione, il tutto sottolineato dai citazionistici archi della colonna sonora), ma il regista dimostra adeguata attenzione per il contesto (violenza e rovina) a cui si associano la scelta anti-glamour degli attori (visi provati e vizzi, bellezze intaccate, segni evidenti sulla pelle), la predilezione per i primi piani (espressioni e gesti sempre in evidenza), la collocazione di tutti gli avvenimenti rilevanti fuori dal campo visivo dello spettatore, le progressioni narrative prive di sottolineature, il ruolo empatico degli elementi naturali (il mare, la foresta).
Peccato che alla fine questi elementi sostanzino ben poco, il film rivelandosi un vuoto raccoglitore di formule che poco spessore danno al nodo fondamentale: il rapporto tra Europa e Africa nel segno dellambiguo confine tra innocenza e colpevolezza, capacità decisionale e rassegnazione, tragica libertà e consolante compromesso e dei loro reciproci sconfinamenti nelle dimensioni personali dei due personaggi principali.
