TRAMA
A Ipswitch, Massachusetts, secoli prima fu stretto un Patto per proteggere la prole delle streghe lì immigrate: oggi quattro ragazzi diciassettenni, loro discendenti, hanno il Potere e lo usano con giudizio, ma un essere misterioso insidia le loro fidanzate.
RECENSIONI
Dopo la fallimentare esperienza con la propria casa di produzione che ha sfornato tre flop consecutivi con la moglie Geena Davis, il mediocre regista finlandese Renny Harlin s’è dato all’horror e al thriller, più per seguire le mode che per reale vocazione (nonostante il debutto hollywoodiano con il quarto capitolo di Nightmare): in quest’opera la sua grossolanità commerciale fa perno sulla sceneggiatura di un altro mestierante quale J.S. Cardone, che ammicca da subito al teen movie, preoccupandosi più di tresche collegiali fra amori invidie e gelosie che del tracciato horror, ridotto ad un misero ricatto per salvare la bella di turno. Film buono per un pilot di una serie tv invenduta: non a caso tutti i temi (l’amore fra essere soprannaturali e non; la sete di vendetta del malvagio), le ambientazioni (cittadina di provincia, case gotiche) e i personaggi (i padri fondatori; il compagno-fratello che abusa dei propri poteri) ricordano i ben più riusciti serial The Vampire Diaries e The Secret Circle, successivi ma basati sui romanzi di L.J. Smith, precedenti e che qualcuno degli autori avrà letto. Smussando la componente ruffiana, esplorando meglio la mitologia in materia, rendendo tutto meno convenzionale, una differente regia avrebbe tratto qualcosa di decente: Harlin è un regista tecnicamente raffinato ed efficace ma, a livello di contenuti e drammaturgia, è rimasto all’età di un quindicenne.
