Drammatico, Recensione

THE BUTCHER BOY

NazioneIrlanda
Anno Produzione1997
Durata110'

TRAMA

Primi anni sessanta: il padre è alcolizzato, la madre si uccide. Il piccolo Francie, allora, si distrae con delle monellerie.

RECENSIONI

Sui titoli di testa scorrono strisce di fumetto intinte nel rosso sangue: anche l’opera di Neil Jordan ha l'apparenza scanzonata di un Huckleberry Finn e finisce per redigere un esemplare, amaro, crudele, disperato trattato socio-psicologico di criminologia (con tanto di Psyco domestico). L'infanzia ferita si rifugia nel mondo dei sogni, popolato (in quegli anni) da fobie anticomuniste e atomiche (i fantahorror), da eroi dei fumetti e della televisione (Il cavaliere solitario, Il Fuggiasco). L’occhio di Jordan (che ritrova il sax di Stephen Rea - Angel e cita Michael Collins) catapulta, da sempre, in una dimensione onirica fatale, in una favola nera che confonde la soggettiva malata di un caso clinico, l'allegoria bizzarra di un mondo crudele e la fervida immaginazione di un bambino solitario che s’identifica con i protagonisti romantici dei racconti fantastici. Gli altri-da-sé sono alieni (l’acida signora Nugent), maiali (il Day After della bomba atomica rivela il vero volto dei compaesani che lo maltrattano), pervertiti (il prete…devoto) e padri assenti che non donano nemmeno il conforto di un bel ricordo: non resta che parlare con la Madonna (la cantante Sinead O'Connor), il piccolo schermo, i santi. L'ultimo sogno s'infrange nella locanda dell'amore, lasciando il posto allo sconforto e a quell’unica valvola di sfogo che è l’amabile (negli eccentrici modi di Jordan) follia. Potente, originale, coraggioso, gremito di quei confini labili fra immaginazione e realtà, meraviglioso e inquietante che definiscono la percezione dell’infanzia, il capolavoro di Neil Jordan ingrossa le fila di una cinematografia anglosassone sull’argomento di cui, finora, il più valido esponente è stato Riflessi sulla Pelle di Philip Ridley. La deflagrante bomba atomica rappresenta l’implosione della mente di un ragazzino che è vittima di qualsiasi gesto orribile compia: il mondo lo ha proiettato nell'iperspazio e lui è tornato per vendicarsi.