Azione

TERREMOTO NEL BRONX

Titolo OriginaleHung fan kui
NazioneHong Kong
Anno Produzione1995
Genere
Durata88’

TRAMA

Keung giunge nel quartiere del Bronx, New York, per assistere al matrimonio dello zio e trova lavoro in un supermercato. Ma trova da dire con una gang di teppisti.

RECENSIONI

Star indiscussa del cinema d’azione orientale, Jackie Chan sbarca negli Stati Uniti (in realtà a Vancouver, dove i costi di produzione sono più contenuti) e li conquista (al botteghino): merito di un commediante nato (quando fa le boccacce davanti allo specchio segreto!) che è anche un “ballerino” eccezionale. I suoi combattimenti acrobatici in kung fu e fast forward sono vere e proprie coreografie che lo fanno sedere alla destra di un Fred Astaire per precisione, ritmo, eleganza e talento. I famigerati ciak sbagliati in zona titoli di coda, poi, sono un’idea preziosa, perché creano intimità con l’interprete/personaggio (lo iato si annulla) e ne rivelano la temerarietà senza controfigure (lo sci nautico senza sci deve essere arduo!). Un fenomeno della natura che fa chiudere un occhio sulla pietanza narrativa riscaldata (il buon giustiziere che affronta gang pittoresche, il Caso che lo tira in mezzo tramite il bottino rubato, l’amore gli ostaggi il riscatto e così via: il titolo originale significa “Territorio di pellerossa”), sull’esagerata iniezione moralistica (Keung è anche un “santo”: riesce a “convertire” i cattivi previa ramanzina sul Bene, il Male, la maturità…), sul trend tutto botte e sentimento e su di una regia meno talentuosa (diciamo: esibita) del suo protagonista. A livello spettacolare, la scena dell’hovercraft che invade le strade urbane mietendo vittime è memorabile (o quasi, rovinata com’è dal troppismo della baraonda che il mezzo impazzito suscita). Jackie Chan ha trovato una formula vincente nelle sue commedie gongfu dove l’autoironia pervade tutto, a differenza di opere simili dove la comicità è solo demenziale e viene inserita gratuitamente fra un duello epico e l’altro.