Horror, Recensione

TALOS – L’OMBRA DEL FARAONE

Titolo OriginaleTale of the mummy
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1998
Genere
Durata119’

TRAMA

Le bende del principe Talos spariscono dal museo egizio. Secondo l’esploratore che rinvenne la sua tomba nel 1948, con la nuova congiunzione dei pianeti il malvagio principe ruberà gli organi alle reincarnazioni dei suoi seguaci per tornare in vita. Dopo i primi strani omicidi, l’ispettore cinoamericano sospetta l’esploratore e s’innamora della sua collega.

RECENSIONI

Anticipa di un anno la (rediviva) moda de La Mummia ma qui finiscono i suoi meriti: la prova di Russell Mulcahy, questa volta coinvolto anche nella sceneggiatura, è davvero senza appello, sempre più curata a livello di tavolozza cromatica (fotografia gialla da deserto e bende ammuffite) che di ingredienti originali, per di più a rischio di ridicolo involontario nel momento in cui riduce l’inquietudine ancestrale di una mummia, l’orrore sotterraneo che può ispirare, a bende mobili assassine e a un Venerdì 13 qualunque. Non è male, quando finalmente arriva, l’effetto della “mummia digitale” e, per fortuna, verso la parte finale l’opera presenta idee decenti (quella del transfert psico-fisico, la mummia mascherata da cane zoppo che lecca la mano della sua vittima, il colpo di scena finale sull’organo del cuore, l’insolita scelta di far morire tutti tranne chi è già un morto-vivente).