TRAMA
L’abitante di un villaggio costiero irlandese ha vinto alla lotteria. Jackie e Michael s’adoperano per scoprire chi è.
RECENSIONI
Dopo i disoccupati "en déshabillé" di Full Monty, arrivano dalla Gran Bretagna (l'esordiente Kirk Jones è di Bristol, ma il film è un purosangue irlandese, alla Roddy Doyle) dei simpatici vecchietti terribili, ugualmente sfrontati nel mostrarsi nudi (per di più su una motocicletta!), soprattutto pronti a farsi beffe del percorso segnato dal destino, con un pizzico d'ingegno e fortuna. Una commedia degli equivoci intrisa di humour inglese, vale a dire "nero", solo apparentemente arrendevole al sentimentalismo, in realtà corroso nell'ironia: c'è la storia d'amore, ma è divisa dal puzzo dei maiali; c'è il ragazzino alla ricerca d'una figura paterna, ma il "colpo di scena" finale getta tutto in una luce diversa, insieme gioviale e poetica; c'è il tema dell'amicizia virile, ma la commozione contemplata si dichiara in modo poco ortodosso, durante un funerale. C'è poi lo spirito di Ned (Devine=divino) che veglia sulla propria eredità, ma prevede anche un complotto di paese, all'insegna del motto "La truffa è lecita per il bene comune": soprattutto nella tipica realtà di un paesino, divisa dai sospetti, le diffidenze, i pettegolezzi, le rivalità. Nemmeno l'occasione del guadagno economico riuscirà a rendere solidali tutti quanti, ma le fatiche di un Weekend con il Morto saranno suggellate dalla mano di Dio, anzi da un "deus - ex - mac(c)hina" (vedere per credere) nel magistrale, feroce, spassoso montaggio parallelo violino/cabina del telefono. La commedia s'intinge nella favola, mentre la macchina da presa scopre i magnifici paesaggi naturali e gli strumenti musicali intonano suggestive arie celtiche. Ian Bannen (Jackie) è bravo, ma David Kelly (Michael) è semplicemente grande, grandissimo.
