Commedia

SUSANNA

Titolo OriginaleBringing Up Baby
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1938
Genere
Durata102'

TRAMA

La vita di un mite paleontologo in procinto di sposarsi è sconvolta dall’irruzione di una eccentrica ereditiera di nome Susanna. Dopo una serie interminabile di avventure i due scopriranno di amarsi e di fronte allo scheletro di un dinosauro.

RECENSIONI

Howard Hawks realizza nel 1938 uno dei suoi capolavori ed uno dei vertici della commedia sofisticata ("screewball comedy"). In una sceneggiatura perfetta come solo quelle del cinema classico americano sono state, in un congegno quasi ad orologeria, si succedono eventi segnati da un meccanicistico rapporto causa/effetto, dove nulla accade per caso ma tutto è gestito da un demiurgo onnisciente che si diverte a muovere le sue irresistibili creature, pedine di un inarrestabile gioco di società. I due protagonisti ci regalano figure che sono la quintessenza del genere: il mite, timido, represso piccolo borghese (cui Cary Grant conferisce il solito charm), intento a ricostruire gli animali estinti del passato remoto (lo scheletro di un dinosauro) e per questo più esposto agli attacchi delle travolgenti leopardesse del presente; l'esuberante, disinibita, astuta ereditiera (una Katharine Hepburn in stato di grazia), femminista ante litteram, della quale il leopardo è una sorta di alter ego più aggressivo ma ugualmente imprevedibile. E' lei che fa procedere il racconto, è lei che, rivaleggiando col regista, forgia il comico facendo del povero Grant un pupazzo da svestire e rivestire a piacimento (magari facendogli indossare una vestaglia da donna in seta rosa), da amare ed odiare, da baciare o far scodinzolare come un cagnolino a seconda delle situazioni. Da antologia: la prima comparsa del leopardo; la ricerca del fossile sotterrato dal cane; tutta la sequenza notturna nella foresta; l'intera sequenza nella stazione di polizia; il gag ruotante attorno al verso del leopardo; tutti i duetti Grant/Hepburn, qui al loro massimo, serviti da dialoghi scoppiettanti.
Susanna ed il regista sembrano sussurrarci: "Noi scegliamo ciò che più ci/vi diletta". Noi spettatori, ammirati nel vedere questa America che fu (o che forse fu solo nella realtà filmica), travolti da una insolita vis comica, gioiamo e, come ci insegna Freud nella sua analisi del meccanismo del riso, scateniamo ripetutamente le energie psichiche risparmiate in sonore, fragorose risate.