Evento, Recensione, Sala, Supereroi

SUPERMAN (1978)

TRAMA

Mandato ancora in fasce sulla Terra dal morente pianeta Krypton, un alieno è allevato da due anziani contadini. Da grande fa il reporter a New York, ma scopre anche di avere dei superpoteri.

RECENSIONI

Cast sopraffino per una super-produzione fantastica che ha fatto epoca, nonostante le cadute di tono nel kitsch: anche secondo Bryan Singer (che, con X-Men nel 2000, ha ri-aperto le porte al genere superomistico), è Richard Donner il padrino dei supereroi trattati con scrittura, interpreti e budget di qualità. Fu lui, infatti, a battersi affinché, su grande schermo, la leggenda di Superman arrivasse intatta e con il rispetto dovuto; commissionò una riscrittura della sceneggiatura e fu irremovibile sulla spesa per gli effetti speciali. Questi ultimi, per l’epoca, erano notevoli, soprattutto l’invenzione di Zoran Perisic della proiezione frontale per mostrare Superman in volo (riprese di André De Toth). L’appassionante saga sul famoso supereroe di Krypton, però, vive anche della simpatia e del perfetto physique du rôle del protagonista Christopher Reeve (che, per il ruolo di Clark Kent, s’ispirò ai personaggi impacciati di Cary Grant), probabilmente l’unico attore in carne ed ossa ad aver eguagliato se non superato nell’immaginario l’originale del fumetto, surclassando anche le versioni precedenti di Kirk Alyn (in un Superman del 1948) e George Reeves (il Superman televisivo). Fra gli sceneggiatori illustri (la riscrittura, invece, è di Tom Mankiewicz), Mario Puzo e Robert Benton: quest’ultimo aveva iniziato la propria carriera proprio con la commedia teatrale “It’s a bird, it’s a planet, it’s Superman” nel 1966. Il loro script risalta la natura messianica del protagonista, figlio di un essere supremo (anche perché Marlon Brando ha ottenuto 4 milioni di dollari per comparire pochi minuti), disceso dal cielo, capace di fare miracoli. Indimenticabile il design dei titoli di testa. Nel 2000, Richard Donner ne ha curato un director’s cut di 151’ ma esiste anche un “Salkind (il produttore) international extended cut” di 188’.