Drammatico, Sala

STOP THE POUNDING HEART

Titolo OriginaleStop the Pounding Heart
NazioneU.S.A. / Italia / Belgio
Anno Produzione2013
Genere
  • 67074
Durata98'
Sceneggiatura
Fotografia

TRAMA

Sara, 14 anni, vive in una famiglia molto religiosa nel Texas rurale. Incontra Colby, un ragazzo che cavalca tori per divertimento.

RECENSIONI


Sara Carlson ha 14 anni e vive in una famiglia di agricoltori, molto religiosi e tradizionalisti. Lei e le sue sorelle e fratelli minori non vanno a scuola, ma vengono educati dai genitori secondo l'insegnamento cristiano: pregano, studiano la Bibbia e imparano che il ruolo della donna è quello di essere moglie e madre, e che le storie sentimentali dei ragazzi sono inutili e sciocche perchè solo il matrimonio compie la volontà divina. Colby Trichell è un coetaneo di Sara che cavalca tori nei tornei di paese: lo scopo del gioco è resistere in groppa all'animale per una manciata di secondi, prima di finire scaraventati per terra. Sara e Colby si incontrano e parlano: del più e del meno, del cavalcare i tori, dei mercatini in cui i Carlson vendono i prodotti della loro terra e dei loro animali. Forse c'è un'attrazione tra loro, non è dato saperlo, forse non lo sanno neppure loro. Roberto Minervini sceglie un approccio radicale per dipingere questa peculiare storia d'adolescenza: un distacco paziente e radicale, una produzione dal budget inesistente che osserva dall'esterno gli attori recitare essenzialmente se stessi (o, comunque, il loro vero mondo), un minimalismo di forma e sostanza che accenna a umori e conflitti senza mai lasciarli esplodere. E' un documentario, nel senso che Sara e Colby esistono nel mondo reale e vivono così come Minervini ci mostra. E' un film di finzione, nel senso che c'è uno script - per quanto esso sia essenziale e minimo, tutto intento a ricostruire o rimettere in scena il mondo autentico degli attori-personaggi. La comunità in cui vivono i due protagonisti è esotica e lontana dal mainstream occidentale nonostante sia piantata nel cuore della Nazione che fabbrica il mainstream occidentale: questa tensione tra individuo e comunità, tra l'America del liberalismo e l'America del tradizionalismo religioso emerge più nitida e forte dei tiepidi sommovimenti sentimentali che fanno sobbalzare il cuore di Sara. In una scena, una donna incinta spara a un bersaglio durante una scampagnata della famiglia Trichell (sparare è il passatempo preferito dei Trichell subito dopo quello di cavalcare i tori; i Carlson preferiscono mungere capre e pregare). In un'altra scena, Sara indossa degli abiti d'epoca senza apparente ragione. Minervini tesse un disegno simbolico accostando frammenti di verità riprodotta e segni allegorici, un limbo tra fiction e non fiction esplorato con grande self restraint: Stop the pounding heart rinuncia a qualsiasi costruzione drammatica, sviluppo o plot. Lo script è radicalmente parattatico e Minervini si limita a suggerire significati flebili nell'accostamento di piccoli turbamenti, chiacchiere poco importanti, attività quotidiane. Dai contorni del quadro s'infiltra il giudizio del compositore: le armi, la repressione sessuale, il radicalismo antimoderno non sembrano portare nulla di buono. Eppure non c'è un solo personaggio negativo e anche le lezioni morali di Mamma Carlson, così retrive e oscurantiste, sono piene di tenerezza e sincerità. Alla fine, il film non fa i conti con le correnti sotteranee che lo attraversano senza mai affiorare né fare troppo rumore, ma la purezza dello sguardo di Minervini, così come la luminosa spiritualità di Sara, lasciano un'eco potente nella mente dello spettatore.