TRAMA
I Kiowa sono sul piede di guerra e chiedono al mezzosangue Pacer Burton (il padre ha sposato un’indiana), osteggiato dai bianchi, di unirsi a loro. Da che parte stare?
RECENSIONI
Uno dei pochi film degni di nota interpretati da Elvis Presley, reduce dal successo di Cafè Europa, qui più nelle vesti dell’attore che della rockstar, come da sua richiesta e di Don Siegel stesso che, nonostante fossero state registrate quattro canzoni per la colonna sonora, ne mantenne solo due (canta la title-track durante i titoli e, nel film, 'A Cane and A High Starched Collar'). Il racconto è basato sul romanzo del 1958 “Flaming Lance” ed è sceneggiato dal suo autore Clair Huffaker (ma solo nominalmente) e da Nunnally Johnson: nelle mani di Siegel, il film è scaltro nel montaggio (vedere il primo attacco degli indiani) ed appassionante nelle enunciazioni, tese a dimostrare l’insensatezza della bellicosità fra etnie diverse e a dissertare a vario livello su di un uomo senza patria. La stella di fuoco indica, per gli indiani, l’avvicinarsi della morte e la fine non è lieta. Echi de La Lancia che Uccide di Edward Dmytryk (ovvero ‘Broken Lance’ e, guarda caso, ‘The Brothers of Broken Lance’ era il titolo provvisorio del romanzo), fra meticci e saga fraterna. Ottima prova di John McIntire.
