TRAMA
Una notte Jenny si ritrova un uomo nella sua abitazione: ha le sembianze del defunto marito ma è un extraterrestre, che sta cercando di raggiungere l’Arizona per “tornare a casa”…
RECENSIONI
Il passo falso di Carpenter. Anche un “mostro” come lui (in molti sensi), quando rinuncia alle ossessioni predilette, spielbergheggia e cucina una stori(ell)a cavallo tra E.T. e INCONTRI RAVVICINATI. Vantando una prima scena notevole (l’atterraggio dell’alieno visto dagli occhi di quest’ultimo), ed accartocciandosi poi sul confronto con lo straniero –con tema della perdita annesso e connesso- anche la caratteristica ironia sconta la prevedibilità del soggetto: l’uomo delle stelle è pretesto non di un corpo organico ma per una serie di sketch a catena che, ancora peggio, depongono latente cattiveria ed il cinismo sociale di ESSI VIVONO scegliendo un’ottica buonista (la resurrezione del cervo) ed uno sconcertante finale lacrimoso (parodia di un genere intero). Il plot è appesantito da una microtrama senza incisività (i soliti militari), colpito duro dalla “magia dei sentimenti” ed infine ghigliottinato da un cast fuori luogo come pochi: Jeff Bridges si affida allo spaesato roteare del suo sguardo funzionando a dovere per dieci minuti, per poi sconfinare nella macchietta, Karen Allen si limita a deambulare con gli occhi lucidi. Il regista, piegato forse ad altre esigenze (che si scrivono con tanti zeri), confeziona un film più minore dei minimi termini.