TRAMA
L’americano Bob Crane accorre a Milano perché “sente” che la sorella gemella, top model, è in pericolo. Scopre che è scomparsa e indaga.
RECENSIONI
I Vanzina aprono (o ri-aprono, se l’opera la si vuole agganciare alla tradizione che va da Mario Bava a Dario Argento) il filone thriller iperrealista e patinato nostrano, per molti firmando la loro migliore opera, per altri semplicemente scimmiottando (anche benino) il cinema di Brian De Palma (quello di Vestito per Uccidere e Omicidio a Luci Rosse), accentuandone le componenti pruriginose che, da mezzo, diventano in quest’opera fine ultimo e sommo fra algide modelle in softcore e dietro le quinte sulla Milano da bere anni ottanta, il cui pianeta di stilisti negò la propria collaborazione al film, a eccezione di Moschino che presta una sfilata. Anzi, l’opera potrebbe assurgere a emblema di un decennio che adorava la superficie luccicante, le apparenze e il pensiero di plastica. Il Niente. Dove De Palma destrutturava, i Vanzina aderiscono, “rubandogli”, alle musiche, Pino Donaggio. Fonti della sceneggiatura di Franco Ferrini: l’omonimo romanzo di Marco Parma, alias il direttore di riviste di moda Paolo Pietroni, e l’omicidio di Francesco D’Alessio da parte della modella Terry Broome.