Carcerario, Recensione

SORVEGLIATO SPECIALE

Titolo OriginaleLock up
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1989
Durata100’

TRAMA

Frank Leone è un carcerato modello e, anche per questo, ha ottenuto alcuni privilegi nella prigione di Norwood. Ma il direttore del carcere in cui era recluso in precedenza, Drumgoole, lo fa trasferire sotto le sue grinfie per vendetta e inizia a vessarlo.

RECENSIONI

Dramma carcerario che è il consueto veicolo per l’eroico Sylvester Stallone, affamato di vendetta e di trionfo della Giustizia a suon di pugni, contro un malvagio (un sadico Donald Sutherland) da fumetto e sulle note di Bill Conti. Sly, in pratica, non fa che accostare il suo tipo amabile alla Rocky della prima parte alla macchina da guerra stile Rambo della seconda. È la regia di John Flynn a fare la differenza: maestro nel dare forma corposa a trame elementari e ad un pathos dapprima cullato in una rabbia implosa, in seguito brutalmente violento. Il film non ha avuto successo al botteghino e la critica ha solo storto il naso: le successive dichiarazioni di Stallone, propense a rinnegarlo, vanno prese come atto opportunistico.