Fantascienza

SONO IL NUMERO QUATTRO

Titolo OriginaleI am number four
NazioneU.S.A.
Anno Produzione2011
Durata109'

TRAMA

Il Numero Quattro è un alieno del pianeta Lorian, in fuga con il suo custode dai malvagi Mog, che vogliono uccidere i nove superstiti della sua razza. Si rifugiano in un piccolo paese dell’Ohio, Paradise, dove il ragazzo si innamora della fotografa della scuola.

RECENSIONI

Alla strenua ricerca di un nuovo franchising di successo dopo Twilight, con fantasy ed amore romantico a braccetto, Hollywood adatta un romanzo di Pittacus Lore, alias Jobie Hughes e James Frey, primo di una saga di sei a tutto il 2011 ancora non completata: una produzione di Michael Bay sotto l’egida di Steven Spielberg (di cui il regista D.J. Caruso è un inspiegabile protégé), dove tutto è studiato a tavolino per ammiccare al target giovanile di riferimento. Sono stati ingaggiati tre sceneggiatori ad hoc, fra cui Alfred Gough e Milas Millar del serial Smallville, che è anche il modello più smaccato, padre di tutte le serie fantasy a venire di ambientazione liceale, dove non importa se è un supereroe, un vampiro o un alieno (come qui) ad andare a scuola, perché le dinamiche e i tipi di personaggio sono sempre gli stessi (il nerd, il bullo, la bella eccetera). La Numero Tre della sceneggiatura è, invece, Marti Noxon del serial Buffy: territorio simile. Non mancano le canzoni strappa-budella da pacca sulle spalle, l’azione con sconquasso (scuola-stadio: posti riconoscibili dal quotidiano liceale) e l’amore per sempre: l’azione, per fortuna, prende il sopravvento ma, CGI per i mostri a parte, si riduce a combattimenti ben coreografati e salti con pistoloni che sparano raggi rossi o blu per essere riconoscibili, mentre i Mog, così simili ai maori, non inquietano. Come pilot per un serial televisivo sarebbe stato accettabile, dato che non chiude, aspetta il seguito e lascia a bocca asciutta. Per sempre: l’insuccesso è senza figli.