TRAMA
Un coscienzioso ispettore di polizia e un poliziotto aspirante attore sono costretti a fare coppia per un reality show, che filma la loro caccia a una banda che ha rubato il prototipo di un’arma micidiale.
RECENSIONI
Il precedente Pallottole Cinesi di Tom Dey era divertente, creativo ed emozionante: pur ripescando gli stessi sceneggiatori, il regista non ripete l’exploit, anche perché i cardini su cui ruota la commedia sono fra i più triti (“l’insieme per forza” nel genere poliziesco ha veramente stancato). Anche la satira sull’invasività dell’artificiosa e senza scrupoli televisione è usurata, il gioco fra realtà e finzione, il paradosso dell’apparenza che batte ai punti la realtà: tutto già visto e in format davvero migliori. Non era probabilmente nelle intenzioni degli autori confondere talmente i registri (poliziesco, action, commedia, satira dei media) da annullare l’efficacia di uno con l’altro: il personaggio di Eddie Murphy, ad esempio, finisce con l’essere troppo odioso per divertire. I dardi lanciati contro le politiche del network sono troppo avvelenati per albergare in un prodotto di mero intrattenimento, mentre il poliziesco, citando più volte Serpico, finisce per andare per conto suo, prendendosi molto sul serio (e con l’ipocrisia di una critica all’uso libertario delle armi).
