Animazione, Recensione

SHAUN, VITA DA PECORA

Titolo OriginaleShaun the Sheep Movie
NazioneGran Bretagna/ Francia
Anno Produzione2014
Durata85’
Scenografia

TRAMA

Shaun, con la complicità delle altre pecore, mette fuori gioco il fattore per passare una giornata senza noiose tabelle di marcia. Addormentato in una roulotte che, fuori controllo, termina la sua corsa nella City, il fattore perde la memoria.

RECENSIONI

La fortunata serie di plastilina in stop-motion della Aardman è nata nel 2007 come spin-off del corto Wallace & Gromit - Una Tosatura Perfetta (1995): il passaggio su grande schermo moltiplica per 12 i 7 minuti tradizionali, preserva la parabola (voglia di evasione - farsa - status quo) e il modello di riferimento, lo slapstick delle comiche mute, fra Buster Keaton e Jacques Tati (assenza di dialoghi compresa). I due registi (Richard Starzack, alias Starzak, alias Richard Goleszowski, viene dalla serie; Mark Burton è uno sceneggiatore all’esordio), infatti, giustappongono una serie di sketch autonomi, pur immaginati in un racconto-cornice coerente (Babe Va in Città, “La fattoria degli animali” e, secondo Starzak, Vacanze d'Estate di Peter Yates): la mancanza di un valore aggiunto per il Cinema è, al contempo, il limite e il punto di forza di un’operazione che, a differenza dei protagonisti del racconto, preferisce la sicurezza della fattoria (le intuizioni della serie) all’esplorazione di un mondo sconosciuto, per quanto sia intenzionale (figurativamente, niente è “in grande stile”) il ritorno alle origini della Aardman, “persa” in co-produzioni in stile hollywoodiano (qui entra in gioco la Canal+ francese). Il limite non è solo creativo (poco male, se il modello è valido): è meno accettabile, rispetto ad una puntata breve, un lungometraggio in cui la maggior parte delle scenette prende le mosse da cliché comici (il veicolo fuori controllo; la perdita di memoria; l’invasato acchiappanimali; il travestimento; campagna vs. città; il film carcerario). Nonostante certo patetismo di fondo disattenda lo spirito birichino delle Simpatiche Canaglie di Hal Roach, sono strepitose alcune invenzioni e gag delle nuove Galline in Fuga: il soporifero salto della staccionata, il richiamo dello scheletro in sala operatoria, la fissità del cane in carcere, il taglio modaiolo di Mr. X. Il tipo di comicità, come la serie, è rivolto ad un target minorile, ma certe trovate “spudorate” lo negano, come le citazioni fuori soglia (La Morte Corre sul Fiume, Scorsese, Il Silenzio degli Innocenti/lambs…). Le scene durante i titoli di coda non sono un companatico.