Recensione, Thriller

SEX CRIMES

Titolo OriginaleWild Things
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1998
Genere
Durata111'

TRAMA

Blue Bay. Il professor Lombardo viene processato in seguito alle accuse di stupro mossegli da un’allieva, figlia di una sua antica fiamma. L’uomo è assolto, perché in tribunale la ragazza dichiara di avere mentito, ma…

RECENSIONI

Voli d'uccello sulle paludi della Florida infestate d'alligatori: il mondo è popolato da persone che non sono quello che sembrano. È il sud, ideale torrido scenario per trame sexy-noir perverse e melodrammatiche alla Tennessee Williams o Douglas Sirk (la potente famiglia e l’odio fra madre e figlia), per re-inscenare il dramma (giudiziario) dell'innocente contro tutti alla Alfred Hitchcock o Fritz Lang, passando per le provocanti suggestioni erotiche di Lolita o Baby Doll. Parte così il nuovo film di John McNaughton (Henry - Pioggia di Sangue), autore sempre scisso fra uno sguardo personale e sceneggiature convenzionali. Il dramma inizia interessando poco, fatta salva la visione paradisiaca/infernale della maliziosa, languida Denise Richards (quando lava la jeep, esce dalla piscina o lancia sguardi eloquenti di seduzione). Ma la poetica di McNaughton fa presto capolino, con quel suo passo poco interessato al mero spettacolo che coglie puntualmente lo spirito di genti e luoghi, inietta nel momento più inaspettato il dubbio, cambia ambiguamente le carte in tavola, elimina dall'orizzonte gli eroi e le giuste cause: il criminale non è così condannabile, il poliziotto non è simpatico. È insolita anche la forte vena misogina (ogni donna che entra in campo provoca, compete, si vendica) e non manca l'ironia grazie al personaggio veramente irresistibile di Bill Murray (con McNaughton anche in Lo Sbirro, il Boss e la Bionda). Il primo tempo si chiude in positivo, la seconda parte delude con forza pari: una sequela di colpi di scena gratuiti e involontariamente grotteschi, figli di una sceneggiatura scadente e ammiccante (Stephen Peters) che il regista non controlla più. Si perde per strada tutto il patrimonio di stimoli e allusioni insolite fin lì accumulato per una riflessione non banale sulla natura umana. Nel calderone assistiamo anche a ménage-a-trois, rapporti lesbici e a un nudo integrale di Kevin Bacon (produttore esecutivo). Originali gli spezzoni con "delucidazioni" sulla trama a scatole cinesi che seguono la scritta "The End".